Pioli colpito da un grave lutto, è morto il cognato: “Abbraccio forte e intenso”
Stefano Pioli aveva lasciato lo stadio di San Siro in tutta fretta. Dopo la vittoria del Milan contro la Fiorentina la sua assenza aveva fatto scalpore. Era andato via in lacrime, profondamente provato dalla notizia che aveva ricevuto e lo aveva scosso. Certe cose le porti dentro di te, te ne fai carico e vai avanti. E quando da casa gli hanno fatto sapere cosa era successo, gli hanno comunicato della morte (avvenuta per un infarto a 63 anni), è stato tremendo.
Ha vissuto gli ultimi minuti del match con dolore e impazienza, visibilmente provato. Ecco perché non ha perso tempo e con gli occhi lucidi, il cuore in subbuglio, la premura di chi sa che in quei momenti il suo posto è altrove, s'è congedato dal Meazza senza passare attraverso la solita trafila di interviste e commenti.
Con quale animo si sarebbe mai presentato dinanzi ai microfoni? Come avrebbe potuto fare finta di niente e discutere di casi da moviola e prestazione consapevole della sofferenza dei suoi cari? Non si può, non poteva. E ha fatto l'unica cosa giusta che si fa in quelle situazioni.
Motivi famigliari avevano costretto Pioli a uscire dal cono dei riflettori per tornare in fretta a casa e stare accanto ai propri cari per una questione personale molto delicata. La notizia del grave lutto che lo aveva colpito trova conferma nel tweet ufficiale pubblicato dalla società rossonera. A esprimere cordoglio e vicinanza affettiva è stata anche l'Inter, che ha condiviso sui social un messaggio dedicato al tecnico.
Il Milan stringe commosso tutta la famiglia del nostro Mister – si legge nella nota del club – in un abbraccio forte e intenso per la perdita del caro cognato Luca.
Per una volta a prendere il suo posto per ragionare di cose di campo era stato Paolo Maldini, oggi dirigente che ha ricostruito il ‘diavolo' e contribuito, anche con la sua esperienza, alla conquista dello scudetto. L'ex campione del mondo, icona del Milan e della Nazionale, ha commentato la prestazione con la viola e – al netto di questo primo scorcio di stagione che si ferma per la pausa in occasione dei Mondiali – il torneo avuto finora dai rossoneri.
"In classifica abbiamo due punti in meno rispetto all'anno scorso – ha ammesso in tv -. Ma la differenza che c'è rispetto al primo posto (-8, ndr) è merito del Napoli che sta facendo cose incredibili".