Pinzi si tira fuori dallo staff di De Rossi alla Roma: i tifosi erano insorti contro di lui
Prima il classico fulmine a ciel sereno sopra la Capitale: José Mourinho esonerato dalla Roma. Poi, altre voci che rimbalzano velocemente quasi impazzite che hanno confermato il sostituto, Daniele De Rossi. La piazza giallorossa, frastornata da un turbinio di cambiamenti resta spaesata, frazionata in differenti pensieri e considerazioni ma c'è qualcosa – o meglio qualcuno – che la ricompatta immediatamente. Un'altra notizia: nello staff dell'ex centrocampista ci sarebbe dovuto essere anche Giampiero Pinzi, un nome che tutti i tifosi romanisti conoscono bene: perché di fede laziale.
Dunque, è bastato semplicemente accostare dei nomi per creare l classico cortocircuito in un susseguirsi di notizie, indiscrezioni, anticipazioni come avviene ogni volta che un tecnico lascia il proprio posto o viene invitato a farlo. Se poi quel tecnico ha già un nome "ingombrante" come José Mourinho facile pensare che ogni bisbiglio si trasformi in in brezza e poi in tramontana. Mentre la scelta della proprietà americana lascia diverse perplessità sia sui tempi sia nelle modalità, a stagione ancora ampiamente aperta e per nulla compromessa, a unire tutta la tifoseria giallorossa è la ferrea volontà di non ammettere Pinzi come eventuale vice allenatore di De Rossi. I suoi trascorsi appaiono inaccettabili.
Non è un caso così, che proprio il nome dell'ex centrocampista sia diventato ben presto argomento diffuso visto che da tempo è amico e collaboratore proprio di Daniele De Rossi. E quando è stato vociferato (e poi ufficializzato) che l'ex tecnico della SPAL prenderà il posto di Mourinho, è stato altrettanto chiaro che avrebbe portato con sé il proprio staff, di cui Pinzi fa parte da tempo. L'oggi 43enne allenatore ha legato il suo trascorso da calciatore soprattutto con la maglia e i colori dell'Udinese dove ha giocato per ben 7 stagioni, ma dal suo passato porta con sé anche qualcosa di insopportabile per ogni tifoso giallorosso: non solo ha giocato nella Lazio ma è un autentico ultrà laziale.
Non solo: lo stesso Pinzi in diverse occasioni ha sempre manifestato con atteggiamenti e parole il suo amore viscerale per la Lazio, con cui ha giocato e ha vinto. Come in occasione dello scudetto 2000, pur non scendendo mai in campo, che festeggiò in mezzo alla folla di tifosi: "Quando abbiamo vinto lo scudetto, anzi quando hanno vinto lo scudetto, ero a festeggiare con i tifosi" ha ricordato una volta, "non ero salito sul pullman, non ho fatto la festa con i compagni, mi sentivo ancora un ultras". Un "aquilotto" verace che non ha mai avuto però problemi a stringere amicizia extra tifo con un "lupacchiotto" doc come De Rossi, il cui sodalizio si dovrà però adesso sciogliere. Semmai DDR siederà sulla panchina che fu di Mourinho lo dovrà fare senza il fido compagno, mentre ci sarà un altro elemento da tempo nello staff, Gullermo Giacomazzi, ex Lecce, che già seguì De Rossi alla SPAL.