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“Pezzenti e leccaculi”, Cassano e Di Canio alla resa dei conti: “Gli mando un abbraccio”

“Io mi auguro che prima o poi questi personaggi qua io li posso incontrare, per insultarli e dirgli in faccia quello che penso”, aveva detto Antonio Cassano riferendosi a Paolo Di Canio. Non è andata esattamente così…
A cura di Paolo Fiorenza
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A qualche giorno dal durissimo attacco di Antonio Cassano a Paolo Di Canio c'è stata la resa dei conti – sia pure a distanza – tra i due ex giocatori ed attuali opinionisti. Tutto era cominciato dalla filippica davvero fuori controllo del 39enne barese, che dai microfoni della BoboTV – sia pure senza mai nominare Di Canio – gliene aveva detto di tutti i colori per la sua stroncatura di Leo Messi a favore di Cristiano Ronaldo.

"Messi non ha emozioni, tra lui e Ronaldo preferisco l'umano che si è fatto da solo e ha un'anima, piuttosto che il marziano senza sentimento", aveva detto l'ex bandiera della Lazio su Sky. Parole che avevano fatto esplodere Cassano, con ogni tipo di epiteto per chi aveva osato minimizzare il suo protetto Leo Messi: "È una cosa vergognosa e schifosa. Non faccio neanche i nomi di questi pezzenti, pezzi di merda, vili, vigliacchi, leccaculi, e posso usare anche altri aggettivi ancora più spregevoli e gravi – aveva detto Fantantonio – Si devono soltanto vergognare a dire qualcosa nei confronti di Messi. Questi finti duri, vigliacchi e vili, devono ricordarsi che quando si guardano allo specchio non sono neanche all'altezza di farlo perché sono dei leccaculi. Per guadagnare qualche like o guadagnare qualche soldino, questi qua leccano il culo e vanno dove va il vento".

Antonio Cassano si infervora spesso alla BoboTV
Antonio Cassano si infervora spesso alla BoboTV

Cassano aveva poi auspicato di trovarsi faccia a faccia con chi aveva osato dire quelle cose: "Io mi auguro che prima o poi questi personaggi qua io li posso incontrare tete a tete, per insultarli e dirgli in faccia quello che penso, perché dicendoglielo qua c'è il rischio che mi querelano oppure che hanno anche visibilità, ma io non gliela voglio dare. Io voglio dire a questi vigliacchi, vili e soprattutto leccaculi, che vi dovete vergognare". L'incontro tra Cassano e Di Canio non c'è stato dal vivo, ma Le Iene hanno organizzato uno scambio tra i due a distanza, riuscendo a tirarci fuori quella che sembra una pace.

L'inviato della trasmissione di Italia 1 Stefano Corti è andato prima da Cassano, che ha confermato "assolutamente" le sue dichiarazioni ed ha ammesso di avercela anche "con un opinionista sportivo, ex calciatore". A quel punto l'inviato delle Iene ha tirato fuori una maglietta della Lazio: "Ti abbiamo portato un piccolo regalo, la maglia del calciatore più forte di sempre, Di Canio". "Mi fece anche gol, tre a uno al derby – ha replicato il barese – Chi era più forte tra noi due? Cassano tutta la vita, ma Paolo era forte, molto forte. Mettermi la maglietta? Io non ho problema". Invitato da Corti a scrivere una dedica su una sua maglietta di quando giocava nel Real Madrid da consegnare a Di Canio, Cassano ha accettato con spirito di massima distensione: "Cosa gli scriviamo? Un abbraccio a Paolo".

Paolo Di Canio è uno degli opinionisti di Sky Sport
Paolo Di Canio è uno degli opinionisti di Sky Sport

La seconda parte della ‘missione di pace' apparecchiata dalle Iene ha visto l'inviato recarsi dunque da Di Canio per portargli la maglietta autografata da Cassano: "Mi hanno detto di una reazione spropositata su Messi e Ronaldo, sembra che ce l'avesse con me – ha esordito il 53enne, che poi ha teso anche lui la mano all'ex romanista – Antonio è uno che esterna spesso in modo colorito e in questo caso forse è andato fuori dai binari. Guarda, tu puoi dire qualsiasi cosa, anche l'eresia più folle, ma non puoi utilizzare dei termini così, altrimenti sei folle tu. Detto questo, Antonio è un bravo ragazzo. Ha detto che era più forte di me? Questo si sa, lui è stato un talento meraviglioso".

Quando poi Corti gli ha consegnato la maglia del Real con la dedica di Cassano, Di Canio ha definitivamente chiuso la questione: "Pace fatta? Ma io non ho litigato con nessuno. Però dico: Antò, cerca di tenerti un attimino! Comunque parli di calcio…".

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