Petr Cech debutto da sogno nell’hockey, 3 rigori parati e premio di Migliore in campo

Ha conservato il casco, ma ha indossato una divisa più ingombrante con tanto di vistosi guantoni e protezioni alle gambe. Petr Cech ha lasciato il calcio giocato per darsi all'hockey sul ghiaccio. Dopo aver appeso le scarpette al chiodo al termine della scorsa stagione e intrapreso una nuova avventura da dirigente al Chelsea, la grande gloria ceca ha fatto il suo esordio con la maglia dei Guildford Phoenix, nella seconda divisione della National Ice Hockey League in Inghilterra. Debutto con il botto per Cech che ha parato 3 rigori, risultando a fine gara il migliore in campo.

Petr Cech dal calcio all'Hockey sul ghiaccio con i Guildford Phoenix

Dopo una carriera ricca di soddisfazioni nel calcio, Petr Cech ha realizzato un altro dei suoi sogni, ovvero quello di giocare ad alti livelli in una squadra di hockey sul ghiaccio. L'ex portiere ceco, attuale dirigente del Chelsea, è stato ingaggiato dai Guildford Phoenix, formazione militante nella National Ice Hockey League, la seconda serie del campionato hocheistico inglese. A sorpresa l'allenatore ha deciso di gettarlo subito nella mischia da titolare, alla luce del grande entusiasmo generato dal suo arrivo (quasi 1000 spettatori presenti). Numero 39 e casco personalizzato con bandiera "union jack" per rendere omaggio alla sua esperienza calcistica inglese tra Chelsea e Arsenal

L'eccezionale esordio di Petr Cech nell'hockey sul ghiaccio

E Cech non si è fatto tradire dall'emozione sfoderando una prestazione eccezionale contro gli Swindon Wildcats. Il classe 1982 ceco che anche in questa nuova esperienza veste i panni dell'estremo difensore, dopo aver parato due rigori si è superato piazzando il tris in occasione del tentativo decisivo (la partita si era conclusa 2-2 dopo i tempi regolamentari. In questo modo ha messo una firma importante sulla vittoria dei Phoenix, ottenendo il meritato premio di "Man of The Match". Queste le sue parole al termine della gara: "Volevo vincere, questa era la cosa principale – riporta Gazzetta.it – e sono contento di averlo fatto, ma sono sorpreso di non essere stato più nervoso. Non sapevo cosa aspettarmi, quindi è stato bello vedere quanto velocemente il mio fisico sia passato in modalità giorno della partita.Era il mio sogno di bambino giocare anche solo una partita di hockey su ghiaccio e adesso l’ho realizzato e nessuno me lo può togliere".