“Petagna è il Lukaku bianco”: c’è una nuova idea per l’attacco dell’Inter
Contestata ferocemente dai tifosi per la sempre più probabile cessione di Romelu Lukaku al Chelsea, l'Inter si trova in una situazione surreale appena qualche settimana dopo il trionfale Scudetto vinto dalla squadra allenata da Antonio Conte. La vendita di Hakimi al PSG sembrava aver puntellato le difficoltà finanziarie del club nerazzurro, riuscendo a conservare intatto il nucleo importante della rosa, in primis il totem belga. Ma da Londra è stata sferrata un'offensiva a colpi di milioni cui non sembrano poter resistere gli Zhang. Ed anche da Madrid – sponda Atletico – ora si spinge fortissimo per l'altro bomber dell'Inter, Lautaro Martinez, il cui rinnovo è totalmente fermo a fronte delle richieste di cospicuo aumento di stipendio.
Insomma Marotta ed Ausilio rischiano di dover ridisegnare completamente l'attacco della squadra, reinvestendo buona parte di quanto incassato per mettere le mani su giocatori di prima fascia per la Serie A. Il nome in prima fila per la sostituzione di Lukaku è sempre l'atalantino Zapata, vista anche la difficoltà di arrivare al più futuribile Vlahovic, giocatore che la Fiorentina non cede, almeno non alle cifre che girano in Italia. Poi c'è sempre la candidatura ricorrente da parecchie sessioni di mercato di Dzeko, ma è chiaro che per far riappassionare la piazza servirebbe altro. Altro nome caldo – soprattutto se dovesse andare via Lautaro – è quello del laziale Correa, che Simone Inzaghi conosce benissimo e allenerebbe volentieri.
In ogni caso, l'incasso di Lukaku consentirà anche di prendere un ulteriore elemento per la panchina, mandando Pinamonti a giocare altrove e chiudendo il reparto offensivo con Alexis Sanchez. Un'altra prima punta che secondo Repubblica ha l'identikit di Andrea Petagna, che nel Napoli è dietro Osimhen e Mertens e dunque raggiungibile senza sforzi eccessivi. Un'ipotesi su cui scherza un tifoso DOC nerazzurro come Paolo Bonolis: "Petagna è il Lukaku bianco, se me lo danno sono contento!". Diciamo che non tutti lo sono in questo momento nella Milano nerazzurra.
