Pessina si presenta al Monza, Galliani lo interrompe: ha detto qualcosa che non va bene
Matteo Pessina da oggi è ufficialmente un giocatore del Monza: il club brianzolo, promosso in Serie A per la prima volta nella sua storia, ha prelevato il centrocampista dall'Atalanta in un'operazione da 15 milioni di euro complessivi. "Il centrocampista arriva a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2023, con diritto di opzione e obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni", recita la nota diffusa dalla società di proprietà di Silvio Berlusconi.
Per il 25enne nazionale azzurro, campione d'Europa l'anno scorso con la squadra di Mancini, si tratta di un ritorno a casa dopo 7 anni. Pessina infatti è nato a Monza e ha fatto tutta la trafila nelle giovanili della squadra biancorossa, che lasciò nel 2015 dopo il fallimento societario. Allora fu proprio Adriano Galliani, attuale Ad del Monza, a metterlo sotto contratto col Milan, che tuttavia – dopo tre stagioni in prestito a Lecce, Catania e Como – lo cedette all'Atalanta nell'ambito dell'operazione Conti. Da lì è stato un crescendo, fino alla consacrazione come uno dei migliori incursori italiani, con l'inserimento in pianta stabile nella rosa dell'Italia dal 2020.
La presentazione di Pessina al Monza ha visto un siparietto tra il giocatore ed il suo mentore Galliani, quando al ragazzo è stato chiesto quale fosse il traguardo cui puntare in stagione: "Il primo obiettivo è la salvezza, poi si vedrà", ha detto Matteo, attenendosi al ‘manuale delle risposte del calciatore'. E tuttavia stavolta la risposta non andava bene al comitato giudicante, ovvero Galliani, che lo ha interrotto e ha eccepito: "Allora te lo dico io qual è l'obiettivo aziendale che mi sono messo in testa: il decimo posto. Quindi non dobbiamo parlare di salvezza. L'anno scorso mi dicevano che avrebbe portato sfortuna dire che dovevamo andare in Serie A, invece assolutamente non ha portato sfortuna e ci siamo arrivati. Adesso l'obiettivo del Monza è arrivare decimo".
Pessina avrà grosse responsabilità al Monza, a cominciare dalla fascia di capitano: "Non è pronta, è già indossata – ha annunciato Galliani – Io di Matteo conosco tutto, suo nonno, la mamma, il papà: sono molto molto felice, è la seconda volta che lo acquisto. Anche per questa operazione, molto importante, i tifosi devono ringraziare il presidente Berlusconi. Senza di lui non ci sarebbe la Serie A e non ci sarebbe Matteo Pessina, stiamo lavorando per fare un Monza molto molto importante". E in effetti Ranocchia, Carboni, Cragno e Sensi, tutti già ufficiali come Pessina, disegnano una squadra dall'impianto solido, non esattamente da neopromossa. E non è finita qui, visto che in attacco sono attesi i famosi colpi del Condor, da Pinamonti in su…