Pessina crolla in lacrime per Pablo Marí e gli scrive: “Fratellone, non ho dormito tutta la notte”
Il peggio è alle spalle, fortunatamente Pablo Marí potrà raccontare cosa è accaduto ieri al centro commerciale di Assago, quando un uomo ha accoltellato senza motivo cinque persone, di cui una in maniera mortale. Il 29enne difensore spagnolo del Monza se la caverà con tanto spavento e una ferita profonda infertagli alla schiena, per la quale è stato operato oggi all'ospedale Niguarda.
Per rivedere sul terreno di gioco il giocatore arrivato in prestito dall'Arsenal ci vorrà del tempo, quantificato così dall'Ad brianzolo Adriano Galliani: "Il professore che lo ha operato parla di due mesi per ricominciare gli allenamenti, ma penso che per rivederlo in campo serviranno almeno tre mesi". Pur non toccando il polmone, la lama del coltello ha lacerato due muscoli che sono stati ricostruiti dal chirurgo: tra due o tre giorni il giocatore sarà dimesso e potrà fare ritorno a casa, intanto ha postato una foto serena con la moglie dalla sua stanza d'ospedale.
La notizia dell'accoltellamento di Pablo Marí ha comprensibilmente sconvolto i suoi compagni del Monza, descritti sotto shock da Galliani, al punto da chiedere il rinvio della partita di lunedì prossimo col Bologna. In particolare Matteo Pessina non ha retto nell'apprendere la drammatica notizia, come svelato dal dirigente del club biancorosso: "Ho sentito Pessina che piangeva per mezzora".
E proprio il capitano del Monza, a nome di tutta la squadra, ha scritto un bellissimo messaggio per il difensore spagnolo sul proprio profilo Instagram: "Ciao fratellone. Ieri sera, alla telefonata del Dottor Galliani, mi è crollato il mondo addosso. Nel nostro lavoro siamo pronti a molti imprevisti, cose brutte che possono accaderci da un momento all'altro e repentinamente cambiarci la vita. Ma quando mi hanno detto che sei stato coinvolto in un accoltellamento mentre eri in compagnia di tua moglie e tuo figlio sono stato travolto da pensieri che tuttora non mi danno pace. Con me tutti i compagni, lo staff e l'intero Monza".
"Quella coltellata, con te, l'abbiamo subita tutti quanti nello stesso istante – ha continuato Pessina – Sapere che una persona nella tranquillità di un giovedì pomeriggio, in un supermercato, possa subire una violenza del genere è difficile da accettare. La notizia ha poi iniziato a circolare, mentre noi vivevamo sospesi in attesa di notizie che potessero quantomeno confortarci. ‘Come sta Pablo?', ‘Ci sono novità?'… questi i messaggi che ci scambiavamo come fossero una preghiera, nella speranza che qualcuno ci dicesse qualcosa. Poi il Dottor Galliani ci ha comunicato che non eri in pericolo di vita ma che avresti dovuto subire un'operazione e che il percorso riabilitativo sarebbe stato lungo. Una notizia che per tutta la notte mi ha tenuto sveglio e continua non darmi pace. Non può essere accaduto tutto questo".
"Noi, Pablo, ci conosciamo da pochi mesi, ma ai ragazzi come te è difficile non legarsi subito. Sei entrato nel nostro spogliatoio in punta di piedi, con la professionalità e l'esperienza che solo i grandi uomini portano con sé. Fin da subito ti sei messo a disposizione di tutti, regalando ad ognuno di noi un sorriso e una parola di conforto nei momenti più bui e difficili. E oggi, siamo noi qui, tutti insieme a combattere e a stringerci attorno a te. Proprio come tu hai fatto sempre per noi. Lotteremo insieme a te e con te questa battaglia, con il sorriso e la forza che ci hai sempre dato. Sei una roccia, ti aspettiamo qui! Un abbraccio alla tua meravigliosa famiglia. Un pensiero speciale ai feriti e alle loro famiglie, ma soprattutto a Luis Fernando Ruggieri, vittima di questa folle aggressione", ha concluso il capitano del Monza.