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Perù, l’Uniòn Comercio annuncia l’acquisto ‘bomba’: Osama Vinladen

Tutti lo chiamano Osama ma all’anagrafe fa Osama Vinladen Jiménez López. Un nome scomodo e che si presta a facili ironie. Alla notizia del suo acquisto da parte dell’Uniòn Comercio (club di 1a divisione peruviana) si sono sprecati titoli ad effetto e battute sul suo nome: “All’inizio ci soffrivo, ora ci convivo. Perchè mi chiamo così? I miei genitori non me l’hanno mai detto”
A cura di Alessio Pediglieri
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Non si tratta di un classico refuso e nemmeno del ritorno di uno dei più famosi e temuti terroristi su scala mondiale: Osama Vinladen (con la lettera ‘v' all'inizio) è semplicemente un ragazzino peruviano classe 2002 conosciuto ai più semplicemente come Osama Jiménez ma che all'anagrafe, per interno, fa Osama Vinladen Jiménez López. E che, per questo motivo, non può passare inosservato. Così, quando l'Uniòn Comercio, società del massimo campionato peruviano ha annunciato il suo acquisto si sono sprecati titoli ad effetto e giochi di parole che lo hanno fatto diventare un caso mediatico.

Osama è appena diciottenne (ha raggiunto la maggiore età lo scorso 7 ottobre) e ha come grandissima passione il calcio. Non a caso il suo mito assoluto è Lionel Messi, la ‘pulga' del Barcellona cui ha sempe detto di trarre ispirazione. Ma, purtroppo per lui, si ritrova ancora una volta al centro dell'attenzione e sulle prime pagine calcistiche non a causa del talento calcistico, ma per via di un nome che non passerà mai inosservato e con cui dovrà condividere la propria esperienza di vita.

"Acquisto bomba", "un'ala esplosiva". Questi sono solo alcuni dei titoli con cui la stampa locale si è divertita a raccontare il trasferimento del giovane Osama all'Uniòn dove si cimenterà con i grandi del calcio peruviano in attesa di far parlare di sè per le gesta atletiche più che per il nome all'anagrafe. Per il quale, in passato, ha subito anche le angherie dei propri coetanei ed è stato vittima di episodi di bullismo.

Ma Osama non si è mai arreso: "I miei genitori non mi hanno mai detto perché mi hanno messo un nome così, evitano sempre l'argomento. Ma io non ho voglia di cambiare il mio nome. Mi hanno preso spesso in giro ma alla fine ho accettato la situazione e ci convivo: preferisco concentrarmi sulla mia carriera di calciatore ” 

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