“Però il gol di Mbappé non ti è piaciuto”: De Zerbi polemico con la stampa spagnola dopo la batosta
Non è andata benissimo per Roberto De Zerbi la sfida che probabilmente aveva sognato da tempo: sedersi in panchina in Champions League per guidare la sua squadra contro il Real Madrid. Un secondo match da ricordare dopo quello del turno precedente giocato sempre in casa contro l'Inter e finito con un pareggio per zero a zero. Ieri il risultato in Ucraina è stato ben diverso: gli uomini di Ancelotti hanno maramaldeggiato sullo Shakhtar imponendosi per 5-0, esito che lascia la formazione di De Zerbi all'ultimo posto del girone D con un solo punto, visto che anche la prima partita in casa dello Sheriff Tiraspol era finita con una sconfitta.
Nel dopo gara l'ex tecnico del Sassuolo – pur riconoscendo che non c'è stata partita – ha recriminato sulla rete che ha sbloccato il risultato al 37′ del primo tempo, un maldestro autogol messo a segno da Kryvtsov nel tentativo di anticipare Benzema lanciato verso la porta dello Shakhtar. Secondo De Zerbi, andava sanzionata la posizione di offside a suo dire attiva dell'attaccante del Real: "Il gol doveva essere annullato per fuorigioco di Benzema". Posizione ribadita in conferenza stampa, quando il 42enne tecnico bresciano ha risposto provocatoriamente ad una domanda sul tema di un giornalista spagnolo: "Però il gol di Mbappé non ti è piaciuto… non è uguale?".
De Zerbi si riferisce al contestatissimo gol segnato dall'attaccante del PSG nella finale di Nations League tra Francia e Spagna, episodio sul quale l'opinione pubblica iberica ci è andata giù dura accusando l'arbitro Taylor di aver applicato male il regolamento. In realtà quella decisione è stata corretta, ma De Zerbi usa quel precedente per argomentare il suo malcontento: "Il Real Madrid stasera ha fatto il Real Madrid – premette – quando il Real Madrid fa il Real Madrid è dura per tutti, non solo per lo Shakhtar. Detto questo, per me la regola non è logica, perché gli interventi del mio giocatore e di quello della Spagna, se non ci fossero stati Benzema e Mbappé, non sarebbero avvenuti in quel modo". Negli occhi resta la prestazione di grande autorità degli uomini di Ancelotti: possesso palla del 58%, 23 tiri contro 7 e la sensazione di un dominio certificato dai cinque palloni rifilati a Trubin.