Perché vogliono convincere Daniel Maldini a giocare i Mondiali con il Venezuela anziché l’Italia
Daniel Maldini è marcato stretto. Non da difensori particolarmente agguerriti, ma dai dirigenti della Federcalcio del Venezuela che vorrebbero vederlo vestire la maglia della propria nazionale. Questa l'indiscrezione riportata da Tuttosport sul secondogenito della grande gloria del Milan Paolo (il fratello maggiore Christian ha lasciato il calcio giocato per diventare procuratore), che attualmente milita nel Monza pur essendo di proprietà del club rossonero.
Quello che è certo è che Daniel Maldini ha tutte le carte in regola per giocare per il Venezuela. Questo perché, come confermato anche da transfertmarkt, è in possesso anche del passaporto del Paese sudamericano, grazie alla nazionalità di sua madre Adriana Fossa. In termini di regolamento, tutto sarebbe possibile perché il più giovane rampollo della famiglia Maldini ha vestito solo la maglia delle giovanili della Nazionale azzurra, militando nell’under 18, under 19, under 20. Questo non rappresenta un ostacolo per un'eventuale cambio di prospettive da parte di Daniel.
Tra l'altro poi le regole della FIFA in materia sono anche cambiate nel 2020, e anche se Maldini junior avesse disputato meno di tre partite con la nazionale maggiore dell'Italia potrebbe accettare la proposta di un'altra rappresentativa a patto che sia in possesso del passaporto della federazione che desidera rappresentare (l'ultima partita con la vecchia nazionale deve essere stata disputata però almeno tre anni).
La palla passa dunque a Daniel Maldini che finora non ha trovato posto nella Nazionale di Luciano Spalletti, e dunque è liberissimo. Se decidesse di vestire la maglia del Venezuela, avversaria dell'Italia in amichevole, potrebbe anche sfruttare una minore concorrenza rispetto a quanto accadrebbe in azzurro. E inoltre potrebbe anche disputare i Mondiali, visto che la Vinotinto è in corsa per la qualificazione al torneo del 2026.
Daniel Maldini sta conquistando l’attenzione dei venezuelani anche a suon di prestazioni. Nelle ultime 4 partite con il Monza si è ben disimpegnato, segnando 3 gol e guadagnandosi sempre più fiducia. E chissà che qualcuno non si accorga di lui, anche in azzurro. Sarebbe il prolungamento di una tradizione leggendaria, con Cesare, Paolo e poi Daniel. Difficile però replicare quanto fatto dal papà e dal nonno. Altrettanto difficile pensare che il ragazzo classe 2001 decida di interrompere questa storia, vestendo la maglia di un'altra nazionale rispetto a quella italiana. In Venezuela però sognano il colpaccio, perché il nome di Maldini è leggendario anche in Sudamerica. Basti pensare a quanto accaduto con Lapadula in Perù, con un intero Paese pazzo del bomber attualmente al Cagliari.