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Perché Spalletti considera Raspadori importante per la Nazionale se nel Napoli di Conte gioca poco

Una frase del ct durante la conferenza stampa prima del Belgio spiega perché ritiene il calciatore del Napoli è nella sua lista dei convocati. Nella squadra di Conte, invece, “Jack” fatica a trovare spazio.
A cura di Maurizio De Santis
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C'è una frase di Luciano Spalletti che spiega perché ha convocato Giacomo Raspadori in Nazionale nonostante nel Napoli di Conte sia scivolato dietro le quinte. Il ct lo ha spiegato nella conferenza stampa che precede la partita di Nations League con il Belgio, associando le qualità dell'ex Sassuolo a un calciatore della Roma che pure è in cima alle sue preferenze: "Pellegrini ha la stessa possibilità di Raspadori di creare quella superiorità per gestire un po' di partita".

In questa espressione c'è la risposta alla domanda che sorge spontanea confrontando la fiducia del selezionatore (conosce bene "Jack", tra i fautori dello scudetto allenati in azzurro) con il numero dei minuti giocati finora tra le fila dei partenopei: ha qualità tali da offrirgli abbastanza garanzie per sacrificare altri calciatori. È il caso di Politano: è riuscito a ritagliarsi uno spazio speciale anche nella squadra attuale che è capolista in campionato, ma fatica a trovare sbocchi con l'Italia.

Le difficoltà di Raspadori nel trovare spazio nel Napoli di Conte

L'importanza di Raspadori sottolineata da Spalletti diventa tanto più evidente se rapportata all'esperienza in Serie A. Dopo il tonfo di Verona alla prima giornata, dove in attacco c'era Simeone, Conte lo ha schierato solo per 2 volte titolare (84′ col Bologna, 62′ col Parma di seguito ai 45′ nel naufragio con l'Hellas) prima di stabilire gerarchie chiare con l'innesto di Lukaku che, là davanti, è intoccabile. Poi è restato a guardare con Cagliari e Juventus, ha fatto da comparsa con il Monza (3′) e s'è sullo scranno contro il Como.

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Totale 194 minuti che, nel complesso (comprese le 3 panchine) rendono il saldo poco esaltante: su 7 match ha giocato in media 27′. Il conteggio della Coppa Italia (2 volte titolare) è un brodino: 66′ col Modena, ma era il 10 agosto e il Napoli ancora un cantiere aperto; 77′ con il Palermo nella serata del maxi-turnover voluta dall'allenatore.

In Nazionale "Jack" preferito rispetto ad altri calciatori

In Nazionale, invece, respira un'aria totalmente diversa, sa che avrà la sua buona occasione: di recente è successo con la Francia (45′, subentrato a Pellegrini), con Israele (63′) e contro il Belgio il ct ha fatto capire di averlo in grande considerazione. Tant'è che non ha avuto esitazione nel precisare perché, al momento delle convocazioni, ha scritto il suo nome nella lista e ne ha cassati altri nel reparto offensivo.

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"Chiesa sta poco bene", ha ammesso Spalletti parlando dell'ex juventino che a Liverpool finora s'è visto per 18′ in Premier League, 1′ in Champions, 59′ in EFL Cup. "Zaccagni ha chiesto di restare fuori perché ha un problema da mettere a posto" poi c'è Politano che "seguiamo e di lui conosciamo tutto". Quanto a Zaniolo "ha iniziato a giocare ora e mi piace tantissimo".

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