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Perché non c’è lo spareggio Scudetto tra Milan e Inter in caso di arrivo a pari punti in Serie A

La lotta Scudetto tra Milan e Inter in Serie A è all’ultimo capitolo ma non sarà decisa da uno spareggio, in caso di arrivo a pari punti: vediamo perché e come questa regola è cambiata nel tempo.
A cura di Enrico Scoccimarro
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Il treno della Serie A è giunto alla sua ultima fermata. Nel corso del viaggio si sono via via stabilite quasi tutte le posizioni cardinali della classifica, tranne le due più delicate: la prima, che assegna il titolo di campioni d'Italia, e la terzultima, che stabilisce l'ultima retrocessa in Serie B. L'esito dell'ultima giornata scioglierà questi ultimi nodi, ma potrebbe portare anche le squadre a pari punti. Da anni sappiamo che in questi casi una delle due (o più) squadre a pari merito, risulta al di sopra in base a una serie di criteri particolari, che tuttavia sono cambiati più volte nella storia. Per l'assegnazione dello scudetto, infatti, in passato si poteva ricorrere anche allo spareggio.

La regola attuale si riferisce alla cosiddetta "classifica avulsa" e dice che, come primo criterio, si debbano guardare i punti conquistati negli scontri diretti: la squadra che ne ha collezionati di più sarà la vincitrice. Nel caso in cui questo dato fosse in perfetta parità allora si andrebbe a guardare la differenza reti sempre negli scontri diretti. Spesso però, quando c'è parità di scontri diretti ci può essere anche parità di differenza reti: in questi caso entra in gioco la differenza reti dell'intera stagione. Come quarto criterio, nel caso i precedenti fossero tutti in parità, c'è quello di osservare i gol fatti in campionato: chi ha segnato di più, vince il campionato. Infine, se anche questo dato risultasse pari tra le squadre, allora si utilizzerebbe l'ultima spiaggia: il sorteggio.

Il concetto di classifica avulsa venne preso in considerazione a partire dalla stagione 1980/81, nell'ottica di superare l'impasse legata pari merito tra più di due squadre: per due sole squadre a pari merito, invece, era ancora vivo lo spareggio. Quest'ultimo ha origini primordiali: era addirittura utilizzato nel primo campionato di Serie A a girone unico, stagione 1929/1930. Pochi anni dopo però venne già adoperata una soluzione diversa, per annullare il rischio di dover procedere a più spareggi che potessero far prolungare troppo la stagione calcistica. Venne così introdotto il criterio del "quoziente reti", un rapporto tra reti segnate e subite: si divideva ovvero il numero di gol fatti per il numero dei gol subiti di una squadra, mettendo poi a confronto questo rapporto con quello delle altre arrivate a pari punti.

Nel 1964 l'unico spareggio che ha assegnato uno Scudetto, tra Bologna e Inter
Nel 1964 l'unico spareggio che ha assegnato uno Scudetto, tra Bologna e Inter

Dal 1942/'43 si tornò invece alla possibilità di ex-aequo e di conseguenti spareggi, che però a partire dal 1968/69 vennero esclusi per quanto riguarda la zona retrocessione: in questa stagione, per decretare le retrocesse a pari punti, si vide utilizzare per la prima volta il criterio della differenza reti. In mezzo però, si registra il primo e unico caso di scudetto assegnato tramite uno spareggio: Bologna-Inter del 1964. Si trattava dell'Inter di Helenio Herrera, che quel giorno non sorrise: vinse infatti il Bologna per 2 a 0 e si portò a casa il suo settimo e ultimo scudetto.

Tanti altri spareggi si sono succeduti nella storia, ma sempre per decidere squadre promosse dalla B, qualificate a coppe europee o non retrocesse. Gli eventi più recenti di spareggi salvezza per rimanere in Serie A risalgono al 1993, con Udinese-Brescia vinta dai friulani 3-1, e arrivano fino al 2005, con la sfida di andata e ritorno tra Parma e Bologna, in cui a spuntarla furono i gialloblu per 2-1. Nel mezzo diversi altri: andando a ritroso troviamo un Perugia-Fiorentina sempre in doppia sfida, vinto dai viola per 2-1. L'anno prima si contesero un posto in Serie A Reggina e Atalanta, con i Bergamaschi che ebbero la peggio sempre per 2-1. Nel 2001 invece fu proprio la Reggina a essere condannata alla B, perdendo il doppio confronto con l'Hellas Verona a causa dei gol in trasferta: il computo totale era 2-2. Infine altro spareggio salvezza nel 1995, con la sfida fra Padova e Genoa, terminata ai rigori, in cui la spuntò il Padova.

Lo spareggio-derby vinto dal Parma contro il Bologna per la salvezza nel 2004/2005
Lo spareggio-derby vinto dal Parma contro il Bologna per la salvezza nel 2004/2005

Lo spareggio infatti prese ancora più quota a partire dal 1986/87, quando tornò a valere anche per la salvezza e per un posto in UEFA, con la classifica avulsa che di fatto aveva semplicemente la funzione di stilare la graduatoria finale senza avere squadre pari merito. Per avere un cambiamento sostanziale dal punto di vista dei criteri seguiti a pari merito occorrerà attendere la stagione 2005/2006: la classifica avulsa tornò ad essere il primo punto preso in considerazione, seguita poi da differenza reti e numero di gol segnati in generale. Di fatto, con tale novità regolamentare, si escluse in assoluto lo spareggio.

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