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Mondiali in Qatar 2022

Perché no, l’Italia non andrà ai Mondiali al posto dell’Iran: tutto nasce da una lettera

La FIFA a pochi giorni dai Mondiali fa i conti con chi chiede l’esclusione dell’Iran. C’è chi sogna ancora un utopico ripescaggio per la Nazionale di Mancini.
A cura di Marco Beltrami
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Manca circa un mese all'inizio dei Mondiali in programma in Qatar dal 20 novembre al 18 dicembre. Non mancano i problemi per la FIFA, il massimo organo calcistico internazionale, anche a pochi giorni dall'inizio delle ostilità. L'ultima grana è quella relativa ad una formale richiesta di esclusione per la nazionale dell'Iran che è finita nel girone B con Inghilterra, Galles e USA. Una prospettiva che ha stuzzicato la curiosità dei tifosi italiani, che sognano ancora un utopico ripescaggio.

Tutto è nato da una lettera inviata alla FIFA da parte di un prestigioso studio legale, a nome di una sorta di comitato formato da ex e attuali figure di spicco dello sport iraniano. Nella missiva c'è la richiesta esplicita a sospendere la Federazione iraniana (FFIRI), vietandole dunque di partecipare ai Mondiali in Qatar. Un'esortazione legata a quello che accade nel Paese asiatico, che viola lo statuto e i regolamenti della FIFA stessa.

Nella lettera si legge: "La brutalità e la belligeranza dell'Iran nei confronti del proprio popolo hanno raggiunto un punto critico, necessitano una dissociazione inequivocabile e ferma dal mondo del calcio e dello sport". Entrando poi nello specifico si fa riferimento al trattamento riservato alle donne in Iran: "L‘astinenza storica della FIFA dai pantani politici è stata spesso tollerata solo quando quelle situazioni non si trasformano in metastasi nella sfera calcistica… Il calcio, che dovrebbe essere un luogo sicuro per tutti, non è uno spazio sicuro per le donne e nemmeno per gli uomini. Alle donne è stato costantemente negato l'accesso agli stadi in tutto il Paese e sistematicamente escluse dall'ecosistema del calcio in Iran, il che è in netto contrasto con i valori e gli statuti della FIFA".

La lettera del gruppo di personalità sportive iraniane alla FIFA
La lettera del gruppo di personalità sportive iraniane alla FIFA

In Iran non ci sono divieti ufficiali per l'ingresso delle donne allo stadio, ma nonostante tutto spesso viene loro negato l'ingresso. La FIFA si è già mossa in tal senso chiedendo alle autorità iraniane di consentire a più donne di partecipare agli eventi sportivi. Troppo poco secondo gli autori della lettera: "Se le donne non sono ammesse negli stadi in tutto il paese e la Federcalcio iraniana sta semplicemente seguendo e applicando le linee guida del governo, non possono essere viste come un'organizzazione indipendente e libera da qualsiasi forma o tipo di influenza. Questa è una violazione dell'articolo 19 dello statuto Fifa. La Fifa non dovrebbe consentire la partecipazione di un Paese che perseguita attivamente le sue donne, atleti e bambini solo per il fatto che esercitano i loro diritti umani più elementari".

Ma questa lettera ha possibilità di fare breccia nella FIFA e soprattutto in caso di esclusione dell'Iran e dunque di ripescaggio, l'Italia avrebbe speranze? Innanzitutto i vertici del calcio internazionale anche in passato hanno affrontato il tema della nazionale iraniana, senza prendere provvedimenti se non quelli legati a particolari ammonimenti. Una situazione che non sembra destinata a cambiare soprattutto ora a poche settimane dall'inizio dei Mondiali e con i gironi già da tempo sorteggiati. Nel caso praticamente impossibile in cui, l'Iran fosse escluso da Qatar 2022, la nostra Nazionale non potrebbe essere presa in considerazione per prendere il suo posto.

Le norme in tal senso sono chiare, e non dipendono dal ranking FIFA (che in questo caso premierebbe gli azzurri). Il regolamento infatti parla chiaro e in caso di assegnazione di una wild card per la sostituzione di una nazionale, sarebbe scelta una rappresentativa della stessa confederazione di quella esclusa. In questo caso dunque con l'Iran fuori, potrebbe giovarne la squadra degli Emirati Arabi, messa ko dall'Australia nei playoff della rassegna iridata.

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