In molti credevamo che questo giorno sarebbe arrivato ma non sapevamo quando. Era questione di tempo, di età, ma sul fatto che Neymar avesse tutte le carte in regola per essere il miglior calciatore del mondo non vi erano particolari dubbi. Il numero 10 del Paris Saint-Germain ha dovuto fare i conti con la dittatura Messi-Cristiano Ronaldo e con il suo carattere, ma è cresciuto nel corso degli anni imparando molto dai suoi errori e dai momenti negativi: nonostante qualcuno si scandalizzerà, possiamo dire che in questo momento Neymar è il calciatore più forte del mondo.
Il suo impatto sulla partita è sempre più determinante e attualmente è il giocatore più decisivo che si possa trovare in un campo di calcio. Lo ha dimostrato nella scorsa stagione e sta continuando in questa nuova. Tecnica, velocità di esecuzione e gestione dei momenti: la maturità calcistica del funambolo brasiliano sembrava lontanissima ma si è riversata sul rettangolo verde in questo 2020 e il 10 della Seleçao ha scalzato in maniera debordante i sovrani dell’ultimo decennio calcistico.
L’anno che sta per finire è quello della consapevolezza di Neymar, che nella Final Four di Champions League si è preso il PSG sulle spalle e lo ha portato fino alla finale da vero leader ma ha mancato la vittoria per poco. Il classe 1992 dal centrocampo in su organizza, con e senza palla, la manovra offensiva della sua squadra e il calciatore che spesso si lasciava andare alle frivolezze e ai dettagli ora è il più dei più decisivo del pianeta.
Neymar è sempre stato criticato molto per la teatralità in campo, giustamente; e per la sua irriverenza nei confronti degli avversari, a volte ingiustamente; ma ha sempre avuto tutto per essere ai vertici del calcio ed è andato avanti per la sua strada. La sua autostima, il suo calcio fatto di allegria, di spensieratezza e di rischi, lo hanno trasformato in un giocatore di fama mondiale tempo fa e pian piano lo hanno consacrato come uno dei migliori. Gli anni gli hanno dato, oltre a maggiori responsabilità, anche una maturità necessaria per fare davvero la differenza quando conta e riuscire a fare quel salto che per tanti anni era stato paventato ma che non era arrivato. Ha cambiato, poco, il suo modo di giocare ma lo ha fatto per migliorarsi: è diventato un calciatore molto più ‘mentale’ rispetto a qualche tempo fa, quando si distingueva soprattuto per il suo istinto; ma quei momenti in cui riesce a rompere il gioco a creare squilibrio sono puro incanto per gli occhi.
Il dibattito è aperto e le posizioni estreme per via delle bandierine di club da piazzare su Tizio o Caio, quel senso di possesso della bellezza e non di condivisione; ma il calciatore brasiliano che prima pensava a umiliare più i suoi avversari che all’esito della giocata è diventato un calciatore totale. Adesso Neymar può sedersi allo stesso tavolo di Messi e Cristiano Ronaldo e può dire la sua in maniera seria e senza troppi giri di parole perché, in questo momento, è il calciatore più completo del panorama mondiale.