Perché Mbappé giocando con la maschera sta facendo grandissima fatica a Euro 2024
Non è l'Europeo di Kilyan Mbappé e lo abbiamo capito dopo l'infortunio subito nella prima partita della fase a gironi. Le aspettative sul francese sono state quasi tutte deluse ma pesa un fattore che nessuno avrebbe potuto prevedere: è stato costretto a giocare tutta la competizione indossando una maschera protettiva, per preservare il più possibile il naso dopo l'urto subito contro la Svizzera che glielo ha deformato completamente. Il nuovo accessorio non lo facilita di certo ed è uno dei grandi ostacoli che gli impedisce di brillare.
Non è una semplice scusa ma un dato di fatto, sottolineato dai medici ma anche dai giocatori che ogni giorno gli stanno attorno. Lo aveva detto anche Lewandowski nell'ultima partita della fase a gironi, preannunciando a Mbappé come sarebbero cambiate le prestazioni con la maschera sul volto: il centravanti non scherzava quando ha affermato che avrebbe avuto grossi problemi in area.
I problemi di Mbappé con la maschera
Se la stella della Francia non ingrana è anche colpa dell'ingombrante maschera che deve portare sul volto a ogni partita, almeno finché non verrà operato per risolvere definitivamente il problema al naso. La sua non è come quella degli altri calciatori, uno su tutti Victor Osimhen, ma è spessa 5 millimetri a causa dell'inserimento di una mousse all'interno per attutire gli eventuali colpi. Un dettaglio non da poco che gli ostacola la visione periferica.
La conferma è arrivata anche da Kolo Muani, suo compagno di reparto in attacco, che durante un allenamento ha deciso di provare la maschera di Mbappé per capire come fosse. Il risultato è chiaro: "Ho provato la maschera di Mbappé: non si vede niente. Niente". È comprensibile immaginare perché il francese stia facendo una fatica immensa a ogni partita: in questi Europei non è riuscito ancora a incidere come tutti si aspettavano ma la sua scusante è quella di avere a che fare con una situazione imprevista che lo limita molto.
Mancanza di abitudine
Più che il fastidio fisico di indossare la maschera per tutta la partita, Mbappé è penalizzato dalla poca familiarità con un oggetto che ha dovuto indossare di fretta e furia. Non ha avuto modo di abituarsi e adattarsi alla maschera poco a poco, ma è sceso in campo direttamente con lo strumento di protezione già confezionato, diverso da quello che utilizzava in allenamento: la maschera tricolore infatti non era conforme alle norme UEFA e di fatti ha avuto pochissimo tempo per prendere confidenza con quella ufficiale di colore nero.
Un appunto confermato anche dal commissario tecnico della Francia Deschamps nell'ultima conferenza stampa. Il disagio di Mbappé è palpabile e le motivazioni sono reali: "Quella che sta vivendo è una situazione nuova. Deve indossare una maschera che rende la sua visuale diversa da quella di sempre. Il suo infortunio al naso è stato un grande shock, abbiamo dovuto digerirlo. Oggi l’ematoma è assorbito, ma dovrà abituarsi a indossare la maschera per diverse settimane e mesi".