Perché Lotito e De Laurentiis hanno impedito l’elezione di Simonelli, l’uomo di Galliani per la Serie A
Doveva essere il giorno di Ezio Simonelli come nuovo presidente della Lega Serie A, ma qualcosa è andato storto. La fumata grigia è arrivata al termine dell'elezione, quando lo spoglio ha contato solo 13 voti favorevoli , uno in meno rispetto al quorum fisssato a 14. Una sorpresa per coloro i quali avevano sposato il progetto collegato alla figura dello stesso Simonelli, sicuro di avere già in tasca 15 voti e di conseguenza, la poltrona. Ma cos'è accaduto? Tutto ruota intorno a Claudio Lotito, presidente della Lazio, il quale ha manovrato nell'ombra 24 ore prima dell'elezione forte del sostegno di Aurelio De Laurentiis, numero uno del Napoli.
Chi è Ezio Simonelli, candidato alla presidenza della Lega Serie A
I dubbi attorno alla figura di Simonelli, commercialista di Silvio Berlusconi e chiaramente uomo di Adriano Galliani, oggi a capo del Monza, e espressione dei grandi club del nord – Inter, Milan e Juventus, con la Roma accodata – hanno portato Lotito a chiedere un parere pro veritate a un giurista, luminare del diritto italiano, ovvero Natalino Irti. Quest'ultimo, persona tra le più autorevoli del mondo giuridico, ha elaborato uno studio nel quale si evince come Simonelli fosse ineleggibile in base alle norme previste dallo Statuto della Lega Serie A. Su di lui infatti pendono diversi incarichi, alcuni dei quali in evidente conflitto d'interesse con il mondo del calcio, circostanza he rende il candidato incompatibile per ricoprire determinata carica. Il documento è stato inviato dallo stesso Lotito a tutte le società di Serie A nelle 24 ore precedenti all'elezione, una mossa disperata – ma riuscita – per tentare di prendere tempo e cercare di far saltare completamente la votazione sull'elezione di Simonelli ora rinviata di una settimana.
Simonelli ha un curriculum importante, costellato di ruoli chiave, alcuni dei quali a rischio di conflitto d'interesse con le questioni legate alla Lega Serie A: su tutti la presidenza del collegio sindacale di Mediaset, che fa capo alla Fininvest, proprietaria del Monza di Galliani. Lotito ha così prefigurato lo scenario di ineleggibilità che avrebbe esposto la Lega Serie A all’ennesima figuraccia. Ha inviato quei documenti dando massima libertà ai club di farli consultare anche ai propri legali, per poter avere certezza sui rischi di eleggere Simonelli. Nel documento redatto dal dott. Irti viene evidenziato come Simonelli, prima di presentare la candidatura per la carica di Presidente della Lega Serie A, debba possedere "un previo requisito di indipendenza (…) e non può valersi del semplice requisito di compatibilità, ottenibile con atto dismissivo, condizionante l'efficacia di già avvenuta elezione". In sostanza, non avere alcun altro incarico nel momento in cui vada a presentare la candidatura per la poltrona di numero uno della lega del massimo campionato di calcio italiano.
Cosa dice il testo di Irti sull'ineleggibilità di Simonelli
Questo principio di indipendenza prescrive che non ci sia dunque alcun "rapporto a qualsiasi titolo con le società associate e/o con gli azionisti di riferimento e le controllate delle società associate", secondo il documento firmato dal giurista. E per questo motivo, proprio la convergenza di interessi tra Mediaset-Fininvest e a il Monza imporrebbe uno stop alla candidatura di Simonelli, nonostante l'impegno di quest'ultimo a dimettersi da ogni carica ricoperta qualora si configurasse una possibile incompatibilità.
L'analisi di Irti sottolinea come già alla presentazione della candidatura Simonelli non debba avere più alcuna carica che possa andare in conflitto con il ruolo di Presidente della Lega Serie A. In sintesi Lotito ha impedito un'elezione, quella di Simonelli, che di fatto sarebbe stata quasi sicuramente annullata in un secondo momento, prefigurando l'ennesimo scivolone del calcio italiano.
Il piano di Galliani che per Simonelli ha convinto diverse big di Serie A
Fallisce, almeno per ora, il piano di Adriano Galliani, regista dell'operazione Simonelli con l'appoggio di altri club come Atalanta, Inter, Juventus, Milan, Roma e il Torino di Cairo. Tra le big di Serie A soltanto la Lazio di Claudio Lotito e il Napoli di Aurelio De Laurentiis hanno posto il loro veto su Simonelli. La mossa del giurista per ora è bastata a rimescolare le carte tra i club di Serie A, portandone via due dal fronte "del nord" che dovrà ora compattarsi nuovamente in vista della prossima elezione, ancora con quorum fissato a 14 voti. Ma il parere di Irti è destinato a lasciare il segno.