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Perché lo sfogo di Klopp dopo Liverpool-Leicester non è stato trasmesso in TV

Dopo la vittoria contro il Leicester, il manager del Liverpool Jurgen Klopp si è lasciato andare ad uno sfogo relativo alle tante partite ravvicinate che hanno inciso a suo dire anche sull’emergenza infortuni nella sua squadra. L’allenatore tedesco ha puntato il dito contro le TV che detengono i diritti della Premier.
A cura di Marco Beltrami
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Chi si aspettava uno Jurgen Klopp raggiante dopo il successo del Liverpool sul Leicester, che ha permesso ai Reds di agganciare il Tottenham in vetta alla Premier League è rimasto sorpreso. Il tedesco oltre a commentare la prova dei suoi ragazzi, si è lasciato andare ad uno sfogo ai microfoni di Sky. Il manager dei Reds, falcidiati dai tantissimi infortuni, ha puntato il dito contro le Tv per le troppe partite ravvicinate, accusando le emittenti di non tenere alla salute dei calciatori. Le parole del tecnico tedesco però non sono state mandate in onda in Inghilterra, nonostante la trasmissione a livello globale.

Il Liverpool ha giocato contro il Leicester senza Virgil van Dijk, Joe Gomez, Trent Alexander-Arnold, Rhys Williams, Jordan Henderson, Alex Oxlade-Chamberlain e Mohamed Salah. Emergenza infortuni in casa Reds, con Jurgen Klopp che nel post partita pur elogiando i suoi, non è riuscito ad essere felice al 100%. Il problema muscolare accusato da Keita ha complicato ulteriormente i piani dell'allenatore campione d'Inghilterra, che ai microfoni di Sky si è lasciato andare ad uno sfogo, relativo all'eccessivo numero di partite giocate oltremanica dopo il Covid. Una parte dell'intervista che però non è stata mandata in onda dall'emittente satellitare, anche se il tutto poi è finito sul web.

Klopp ha dichiarato: "Non si tratta solo di noi. Riguarda tutti i giocatori, i giocatori dell'Inghilterra, i giocatori che giocheranno la prossima estate agli Europei. Sky e BT (le emittenti) devono parlare perché se continuiamo a giocare mercoledì e sabato alle 12:30, non sono sicuro se finiremo la stagione con 11 giocatori. Tutti i primi sei o sette. Ma so che questo non vi interessa. È davvero difficile per i giocatori, questo è ciò che è difficile. Il resto è solo una decisione su una scrivania in un ufficio. Non sembra difficile per me. La gente ci dice di ruotare. Chi? Abbiamo giocatori offensivi da ruotare, sì, il resto sono ragazzini. Smettetela di parlare e iniziate a prendere decisioni".

Quando l'intervistatore ha fatto notare all'allenatore del Liverpool "Non sono solo le emittenti, ma coinvolge un sacco di persone, i club che sono d'accordo", Klopp ha ulteriormente rincarato la dose: "Se qualcuno mi parla di nuovo dei contratti diventerò davvero matto. Non vengono stipulati contratti per una stagione Covid. Dobbiamo tutti adattarci. Tu ti adatti, noi ci adattiamo, tu sei qui con una maschera facciale, ci adattiamo alla situazione. Quindi tutto è cambiato. Ma il contratto con le emittenti è ‘ No, abbiamo detto questo e lo conserviamo', eppure tutto è cambiato, il mondo intero è cambiato".

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