Perché l’Italia gioca con il lutto al braccio contro il Galles agli Europei
Italia con il lutto al braccio. Nell'ultima partita del Girone A degli Europei la Nazionale scende in campo contro il Galles allo stadio Olimpico di Roma. Prima del fischio del match valido per la terza e ultima giornata della fase a gruppi c'è spazio anche per un momento di commozione. La fascia nera che spicca sotto la divisa ha un valore e un motivo speciali. È un segno di rispetto e di commemorazione dedicato a Giampiero Boniperti, l'ex presidente ed ex calciatore della Juventus morto venerdì 17 giugno all'età di 92 anni.
La Uefa ha autorizzato il lutto al braccio per l'Italia
Ecco spiegato perché la squadra di Roberto Mancini aveva quella stringa attaccata all'arto. Per farlo, come da regolamento, serviva un'autorizzazione specifica. Il sì s'è rivelato solo un dettaglio burocratico: "La Uefa – come si legge nella nota della Figc – ha autorizzato la Federazione Italiana ad omaggiare Giampiero Boniperti disputando con il lutto al braccio la sfida di domenica prossima contro il Galles".
Il messaggio di cordoglio del presidente, Gravina
Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha dedicato un messaggio di cordoglio alla famiglia di Boniperti, figura che – da giocatore e da dirigente – ha segnato una lunga epoca del calcio italiano. "La scomparsa di Boniperti – ha ammesso il numero uno della federazione – rappresenta un dolore immenso. Calciatore straordinario, dirigente impeccabile, ci lascia una delle figure più rappresentative del calcio italiano. La sua competenza, il suo stile e la sua determinazione ci hanno insegnato molto, non lo dimenticheremo mai".
La carriera di Boniperti tra Juventus e Nazionale
Giampiero Boniperti è stato una leggenda della Juventus alla quale s'è legato a vita, prima da calciatore e poi da allenatore. Ha indossato la maglia dei bianconeri dal 1946 al 1961: in 443 presenze ha conquistato 5 scudetti e 2 Coppe Italia. In Nazionale ha collezionato 38 presenze e segnato ogni reti. Il 9 novembre 1947 esordì con la divisa dell'Italia, partecipando a due edizione della Coppa del Mondo (nel 1950 e nel 1954). Nel 2012 è entrato a far parte della ‘Hall of Fame del Calcio Italiano' nella categoria dei dirigenti.