Perché l’Italia gioca col lutto al braccio contro la Bulgaria alle qualificazioni dei Mondiali
Italia con il lutto al braccio nella partita contro la Bulgaria valida per le qualificazione dei Mondiali di Qatar 2022. Prima del fischio d'inizio dell'arbitro olandese Serdar Gozubuyuk sarà osservato anche un minuto di raccoglimento per commemorare Francesco Morini, morto all'età di 77 anni il 31 agosto scorso. L'ex calciatore della Juventus, soprannominato ‘Morgan' per lo stile piratesco con il quale contrastava gli avversari e rubava loro palloni, in carriera aveva indossato per 11 volte la maglia della Nazionale. Vi esordì il 25 febbraio 1973 a Istanbul contro la Turchia: anche allora gli Azzurri erano impegnati in una gara in calendario per le qualificazioni alla Coppa del Mondo del 1974 (in quella rosa che prese parte alla competizione iridata c'era anche Morini). A Torino ha vinto cinque scudetti, una Coppa Uefa e una Coppa Italia.
È una notizia che mi addolora. È stato un uomo e un calciatore determinato e leale – è il messaggio di cordoglio del presidente della Figc, Gabriele Gravina – ha vestito la maglia della Nazionale con orgoglio.
Ecco perché i calciatori hanno quella fascia che spicca sulla divisa e, con grande partecipazione emotiva, c'è quel momento di raccoglimento autorizzato dalla Federazione internazionale come da regolamento. Era già capitato pochi mesi in occasione dell'incontro agli Europei con il Galles allo stadio Olimpico di Roma in seguito alla scomparsa dell'ex giocatore e presidente bianconero, Giampiero Boniperti.
Allo stadio "Artemio Franchi" di Firenze gli Azzurri tornano in campo dopo la vittoria degli Europei. È la prima gara dal trionfo di Wembley contro l'Inghilterra ai calci di rigore, in palio ci sono punti importanti per conservare il primo posto nel Gruppo C (che dà l'accesso diretto alla Coppa). È la quarta sfida per la formazione di Roberto Mancini, la seconda contro la selezione di Jasen Petrov già battuta all'andata con il risultato di 0-2.