Perché l’Inter è in rotta con lo sponsor Digitalbits: dalla cripto-crisi un buco da 85 miloni
La stagione dell'Inter non è ancora cominciata e la nuova maglia può già diventare un pezzo da collezione. Perché più passano i giorni, più si concretizza il rischio di non vedere lo sponsor Digitalbits sulla divisa nerazzurra per la prima di campionato. Questioni economiche, legate ai pagamenti della prima rata dell'accordo tra il club e la criptovaluta sviluppata da Zytara Labs: 85 milioni di euro complessivi, per una durata di quattro anni a partire dalla stagione passata. Solo che, per il 2022/23, è avvenuto il salto da sleeve sponsor a main sponsor. Dalla manica alla parte frontale della maglia, dunque, ma l'Inter attende ancora i pagamenti e sta attivandosi. Non solo con gli avvocati, ma anche togliendo il logo di Digitalbits da diverse aree: sito ufficiale in primis, seguito poi dai led a bordocampo nelle amichevoli. Ora si prospetta anche la rimozione dalle divise della squadra femminile e della Primavera, ma a quel punto non resterebbe che la prima squadra.
Dove nasce la crisi del main sponsor dell'Inter
La partnership tra Inter e Zytara Labs è stata avviata meno di un anno fa, a settembre. L'accordo da 85 milioni di euro complessivi ha reso Digitalbits la «official global cryptocurrency» dei nerazzurri e la stessa Zytara «official global digital banking partner» del club, sulle cui divise è apparso il logo di Digitalbits, ma solo sulle maniche. La partnership, dunque, non si limita ad una semplice sponsorizzazione, ma anche all’utilizzo della tecnologia blockchain e della criptovaluta XDB per attività commerciali. È però dal passaggio a main sponsor che sono emersi i problemi, in concomitanza con una ben più generalizzata crisi del settore delle criptovalute, a livello globale.
In questo scenario, XDB non fa certo eccezione. La valuta virtuale di Digitalbits prosegue inarrestabilmente il proprio tracollo, con un valore pari a 0,02884 euro. A novembre, senza andare troppo a ritroso, la valutazione era di 0,72 euro, ovvero venticinque volte tanto quanto quella attuale. La criptovaluta di Al Burgio in Serie A sponsorizza anche la Roma, ma i capitolini non stanno avendo gli stessi problemi dell'Inter. Inoltre, nel mondo, ha raccolto vari testimonial sportivi del calibro di David Beckham e Floyd Mayweather, con quest'ultimo che ha annunciato il lancio della propria collezione di Nft tramite Zytara Labs.
Quanto vale l'accordo tra Digitalbits e Inter
Per l'Inter, l'accordo con Zytara Labs e Digitalbits rappresenta una delle principali entrate sul fronte delle sponsorizzazioni. I tre contratti pluriennali con Zytara, per l'appunto, Socios e Lenovo, hanno garantito al club introiti complessivi per 116 milioni di euro nel periodo 2022-2025. Questo, però, finché gli sponsor pagano. Al 30 giugno 2021, i ricavi da sponsor ufficiale per i nerazzurri (pari a poco meno di 25 milioni di euro) sono praticamente raddoppiati rispetto all'esercizio precedente, quando non raggiungevano gli 11,5 milioni di euro. Le nuove sponsorizzazioni, riguardanti l'esercizio chiuso il 30 giugno 2022, hanno da contratto un valore ulteriormente maggiore: 16 milioni di euro da Socios.com come global main jersey partner a cui aggiungere, appunto, gli 85 milioni in quattro anni (circa 21 milioni annui) previsti dall'accordo con Zytara Labs.
Un accordo messo in crisi dal crollo delle criptovalute, per il quale l'Inter adesso valuta seri provvedimenti. Prima ha tolto Zytara Labs e Digitalbits dall'elenco dei partner presente sul proprio sito ufficiale, poi ha coperto il logo dello sponsor nei cartelloni pubblicitari a bordo campo per l'amichevole disputata contro la Pro Sesto, oltre che nel test di Cesena contro il Lione, dove però era ancora presente il main sponsor sulle maglie. La domanda adesso è: ancora per quanto? Stando a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Digitalbits non dovrebbe più apparire sulle divise della Primavera e della squadra femminile. Ma a quel punto, se la situazione non dovesse risolversi, si farebbe sempre più concreto di non vedere più il logo sulle maglie di Lukaku e compagni. E a quel punto, il mega-sponsor da 85 milioni di euro, l'Inter dovrebbe andarlo a cercare altrove.