Cosa rischia l’Inter con il default di Evergrande: Suning ha bruciato quasi 3 miliardi di euro
La notizia dei nuovi tsunami finanziari in Cina che hanno coinvolto direttamente Evergrande e indirettamente Suning, hanno riportato alla ribalta le ipotesi più disparate sul futuro che riguarda l'Inter. Il club nerazzurro, di proprietà della famiglia Zhang che ha in Suning Group la cassaforte di famiglia, potrebbe venire colpito dall'onda lunga di quanto è accaduto alla società cui Suning si era esposta con un prestito plumiliardario, Evergrande. Suning aveva rinunciato al rimborso e investito in alcune azioni. Il defalut ufficiale di Evergrande, confermato dall'agenzia Fitch, rigetta nelle difficoltà economiche la famiglia Zhang.
In tutto questo maremoto economico, cosa c'entra l'Inter? Direttamente il club nerazzurro non ha nulla di cui temere in tempi medio brevi. La società ha già virato su un'idea finanziaria ben precisa dove al momento ha scelto la via dell'autofinanziamento. Dalla famiglia Zhang non sono arrivati più capitali, il club si gestisce da solo facendo virtù delle entrate e gestendone le spese. Il mercato invernale ne è stato un segnale lampante e la direzione è poi stata confermata in più riprese dalla dirigenza nerazzurra. L'Inter deve autosostenersi non potendo tantomeno produrre ricavi importanti, facendo fronte a bilanci in rosso profondo. Ma le notizie relative a Evergrande non possono passare inosservate.
A evitare il "cash crunch", la bancarotta, a Evergrande, un anno fa fu proprio la famiglia Zhang che, attraverso Suning, decise di esporsi nei confronti del colosso di real estate cinese con un prestito del valore di circa 2,6 miliardi di euro. Suning non volle pretendere il rimborso del debito, in cambio di investimenti in azioni della stessa Evergrande che, però, oggi è collassata. A tal punto che le azioni in mano a Suning oggi valgono quasi l'80% in meno. Al di là di paroloni finanziari e linguaggi tecnici, ciò significa che si ritrova di nuovo in difficoltà per uscire dai propri debiti.
Zhang aveva già ceduto il controllo della sua punta di diamante finanziaria, Suning.com, per far fronte ai propri bilanci in rosso e l'investimento verso Evergrande era stato studiato proprio per cercare di trovare anelli cui ancorarsi per la difficile scalata verso la salvezza economica. Adesso, con il default, Suning rischia di bruciare quasi 3 miliardi di euro, una somma enorme in un momento più che complesso. La famaglia Zhang, dunque, si ritrova di nuovo da sola a far fronte ai propri debiti, con il Governo cinese che sta sempre controllando gli investimenti fuori dal Paese e che non ha mai visto di buon grado l'acquisto dell'Inter.
La società nerazzurra non subirà contraccolpi nel momento in cui continuerà a sostenersi tramite l'autofinanziamento ma il pericolo è un altro: Zhang potrebbe decidere di cedere il club per avere liquidità che oggi non c'è e far fronte ai pagamenti che ha in Cina, per salvare il salvabile. Una situazione più che delicata per cui l'Inter potrebbe ritrovarsi in balìa di compratori più o meno stabili, pronti a farsi avanti nel tentativo anche di strappare il club a Zhang a prezzi di favore, approfittando della crisi economica di Suning.