Perché l’Inghilterra preferisce giocare le qualificazioni a Euro 2028 anche se Paese ospitante

La Uefa ha reso ufficiale l'assegnazione degli Europei 2028: si giocheranno nel Regno Unito e in Irlanda. Una conferma che ha portato sotto i riflettori una richiesta speciale avanzata dall'Inghilterra ai vertici di Nyon: giocare regolarmente le qualificazioni anche se nazione ospitante. Una scelta che sembra strana, considerata la possibilità di accedere di diritto al torneo in qualità di Paese ospitante assieme a Scozia, Galles e Irlanda del Nord ma dietro la quale ci sono una serie di motivazioni prevalenti.
Non è solo questione di tipo "morale" (ovvero non voler beneficiare di alcun trattamento di favore per accedere alla fase a gruppi) ma di opportunità "tecnica" e "agonistica" che i vertici della Football Association hanno valutato tenendo conto di una serie di fattori. Uno in particolare che si deduce anzitutto dall'esperienza diretta dei tedeschi.

Le difficoltà notevoli incontrate nella definizione di un calendario di amichevoli di un certo livello è ritenuto un primo intoppo fondamentale che rischia di essere scontato a caro prezzo. Un pericolo che l'Inghilterra non ha alcun intenzione di affrontare. né mettere in conto.
La Germania lo ha pagato sulla propria pelle e tanto basta come esempio tangibile di quel che potrebbe accadere: risultati altalenanti e negativi (clamorosa la sconfitta contro il Giappone) hanno portato all'esonero del commissario tecnico Hans-Dieter Flick (mai accaduto finora nella storia del Die Mannschaft) e all'assegnazione del nuovo incarico a Julian Nagelsmann (ex Bayern Monaco).
Perché tanto timore? In buona sostanza, l'impossibilità di reperire avversari di rango non permetterebbe alla selezione dei Tre Leoni di continuare a misurarsi su un livello competitivo alto, abbastanza da arrivare a Euro 2028 "preparata" a sufficienza. Con tutte le altre formazioni europee impegnate nel normale percorso di qualificazione sarebbe un'impresa trovare e incastrare squadre per test attendibili.
La disponibilità da parte dell'Inghilterra trova terreno fertile anche nell'intenzione da parte della stessa Uefa a non concedere posti di qualificazione automatica per le fasi finali del torneo a non più di due Paesi ospitanti. Cosa vuol dire? Far sì che tutte e cinque le nazioni "di casa" prenderanno parte ai turni di qualificazione. Altra domanda che sorge spontanea: cosa succede se nessuno oppure solo alcuni dei cinque Paesi ospitanti riesce a qualificarsi? La soluzione consisterebbe – ma si è in attesa di conferme ufficiali, come appreso da Sky Sports – nell'attribuzione di una wild card ai due Paesi che otterranno i migliori risultati nelle qualificazioni.