Perché l’espulsione di Thiaw in Milan-Juventus è giusta: cosa dice il regolamento
L'espulsione di Thiaw per un fallo su Kean ha complicato i piani del Milan nell'attesissima partita contro la Juventus. I giocatori rossoneri hanno protestato a lungo per il provvedimento dell'arbitro Mariani che non ci ha pensato su due volte ad estrarre il cartellino rosso. Sono fondate le recriminazioni della squadra di Pioli? E cosa dice il regolamento su questi episodi? In questo caso bisogna fare riferimento al DOGSO.
Cosa è successo nel dettaglio? Kean lanciato in profondità con una bella finta di corpo ha fatto scorrere la palla sorprendendo il suo marcatore Thiaw. Il centrale per non lasciarsi sfuggire il centravanti italiano non ha potuto fare altro che trattenerlo vistosamente. Kean è caduto protestando vivacemente con il direttore di gara che senza tentennare ha allontanato il difensore tedesco con buona pace delle lamentele in primi di Tomori e Calabria. Pioli è stato costretto a sostituire Pulisic con Kalulu.
La sanzione dell'arbitro in questo caso sembra giusta, visto che è stato applicato il DOGSO, che è l'acronimo di Denying Of Goal Scoring Opportunity (ovvero il "Negare l'opportunità di segnare un gol"). In pratica quando un fallo viene considerato tale da impedire ad un calciatore di poter sfruttare una chance di realizzare una rete, scatta inevitabilmente il cartellino rosso.
Per questo nel regolamento sono stati inseriti dei punti specifici, ovvero 4 caratteristiche dell'intervento falloso in questione che può così rientrare nella casistica del DOGSO. In primis la distanza tra il punto in cui è avvenuto il fallo e la porta deve essere ravvicinata, poi la direzione dell'azione deve essere proprio verso la porta e infine la probabilità di mantenere o guadagnare la sfera deve essere significativamente alta, così come la posizione e il numero dei difendenti deve essere favorevole all'attaccante.
Kean era ormai andato via a Thiaw che lo ha steso prima di permettergli di entrare in area di rigore. Inoltre gli altri giocatori di casa che potevano potenzialmente rimediare in extremis erano tutti lontani rispetto alla zona in cui è avvenuto il contatto. Insomma la decisione di Mariani, poi confermata "silenziosamente" dal Var sembra proprio quella giusta.