Perché Lautaro può giocare Napoli-Inter nonostante l’audio della bestemmia sia stato trovato

Adesso che la Procura federale ha trovato l'audio della bestemmia cosa farà Lautaro Martinez? L'attaccante dell'Inter, autore del gol vittoria con il Genoa e tra i più attesi della sfida scudetto col Napoli (alla quale parteciperà regolarmente), ha negato di aver pronunciato espressione blasfeme al termine della gara con la Juventus. "Non ho mai bestemmiato – disse il calciatore dopo la vittoria contro i liguri -. È una cosa che non accetto e mi ha anche infastidito molto perché cerco di trasmettere il rispetto anche ai miei figli".
La scelta di Lautaro: patteggiare oppure andare a processo
La situazione, però, ha preso una piega diversa: gli sarà notificato l'avviso di chiusura indagini e, quindi, o si fa ascoltare dal procuratore Chiné, patteggia e prende una multa (cavandosela con una sanzione/male minore) oppure Martinez, convinto della propria assoluta innocenza, va dritto per la sua strada, accetta il deferimento e ne affronta le eventuali conseguenze processuali. Cosa rischia? Incorrere nella squalifica di (almeno) una giornata, come previsto dall'articolo 37 del Codice di Giustizia Sportiva.
Perché non è stato subito squalificato
C'è ancora un'altra domanda relativa alla vicenda e fa riferimento alla tempistica del caso, che non si chiuderà prima di aprile: perché i termini si sono allungati e non si è fatto ricorso subito alla prova televisiva? Durante la diretta della partita è stata trasmessa solo una ripresa nella quale – attraverso l'interpretazione del labiale e in assenza di un sonoro chiaro, certo – si presumeva che l'attaccante dell'Inter avesse sbottato lasciandosi scappare espressioni blasfeme. Ipotesi che non è sufficiente per emettere una sanzione.

Perché l'iter federale è così lungo: non bastava un labiale sospetto
Durante ogni partita di campionato la Procura dispone di un proprio collaboratore davanti alla tv: se la bestemmia fosse andata in onda e fosse stata percepita in maniera netta dall'ispettore, la questione sarebbe finita direttamente sul tavolo del Giudice Sportivo. Nel caso di Lautaro, invece, ci si è trovati di fronte solo a un labiale sospetto che ha richiesto un procedimento differente: la Procura ha seguito l'iter ordinario chiedendo tutti i filmati, oltre a quelli non trasmessi da Dazn, per visionarli fino a reperire lo spezzone incriminato.
Ricevuto l'avviso di conclusione indagini, il calciatore ha cinque giorni di tempo per decidere l'opzione migliore per sé. Nel caso si arrivi a un deferimento, ne servono una decina e altrettanti (dopo la notifica) prima che sia fissata l'udienza dinanzi al Tribunale federale. Questo spiega perché la tempistica s'è dilatata e perché non è stata immediata la squalifica, con il bomber argentino che ha potuto essere legittimamente in campo con il Genoa (battuto proprio grazie a una sua rete) e lo sarà anche contro il Napoli nel big match del Maradona che vale una fetta di scudetto.
La differenza tra il caso di Ferrari della Samp e Lautaro dell'Inter
Altra domanda che sorge spontanea: perché Ferrari della Samp venne squalificato subito e Lautaro no? La risposta è nel comunicato ufficiale del Giudice Sportivo che faceva riferimento allo stop di un turno inflitto al calciatore dei liguri. Il passaggio chiave è questo: "acquisite ed esaminate le relative immagini televisive, di piena garanzia tecnica e documentale; considerato che il calciatore in questione è stato chiaramente inquadrato dalle riprese televisive mentre proferiva un’espressione blasfema, individuabile senza margini di ragionevole dubbio, e, pertanto, tale comportamento, deve essere sanzionato ai sensi dell'art. 37, comma 1, lett. a) CGS, e della richiamata normativa sulla prova televisiva".
In buona sostanza, la differenza è nel fatto che nel caso del difensore blucerchiato l'audio è stato trovato, vagliato e certificato subito così da essere trasmesso al Giudice Sportivo. Quanto all'attaccante dell'Inter, invece, il riscontro acustico è stato reperito solo in un secondo momento.