Perché l’Argentina non ha convocato Retegui lasciandolo all’Italia: “Vedremo chi ha avuto ragione”
La scelta di Mateo Retegui di vestire la maglia dell'Italia non ha suscitato nessuna polemica in Argentina. Anzi, il commissario tecnico Lionel Scaloni ha appoggiato la decisione del giovane attaccante, snobbando così la sua candidatura per una futura convocazione.
L'allenatore Campione del Mondo ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa nella sede dell'AFA, soffermandosi anche sulla scelta del giocatore del Tigre che ha deciso di rispondere alla chiamata di Roberto Mancini e volare in Italia per le due partite di qualificazione al prossimo Europeo.
Per Scaloni non si tratta di un'occasione persa per la nazionale argentina, che abbonda di talento soprattutto nel reparto più avanzato. "La realtà è che oggi non possiamo fermare la sua carriera. Non posso dirgli: ‘Magari ti chiamiamo', e se poi non succede?" ha commentato l'allenatore.
L'Argentina infatti non aveva in programma di puntare su Retegui per il futuro e per questo la scelta di vestire la maglia azzurra non ha rovinato i piani della federazione. "Dobbiamo pensare al ragazzo e alla sua posizione, perché ci sono diversi giocatori che stanno bene in quel ruolo. Poi vedremo se avrò avuto ragione o meno", ha aggiunto Scaloni.
L'attaccante ha vinto il titolo di capocannoniere dell'ultimo campionato argentino e anche quest'anno si candida a essere uno dei migliori goleador del torneo, dato che ha già segnato 6 reti in 8 presenze con la maglia del Tigre. Ma neanche questo è bastato al giovane per conquistare una chiamata nella nazionale Campione del Mondo.
Scaloni ha preferito puntare su attaccanti diversi, affidandosi al blocco che ha trionfato in Qatar con le aggiunte di Nico Gonzalez della Fiorentina (assente allora per infortunio) e di Giovanni Simeone del Napoli. Il nome di Retegui non ha mai convinto l'allenatore che ha deciso di snobbarlo, portandolo così a scegliere di rappresentare l'Italia.
"Non vogliamo rovinare qualcosa quando non siamo convinti" ha sentenziato Scaloni per mettere un punto sulla questione. "Quando non si pensa che sia il momento giusto, non ha senso interrompere una carriera. Se gioca per l'Italia, in bocca al lupo".