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Perché l’arbitro Scharer agli Europei scrive i nomi degli ammoniti sulla mano e non sul taccuino

L’arbitro di Georgia-Portogallo degli Europei ha scelto un modo decisamente inusuale per tenere traccia dei giocatori ammoniti. E non è la prima volta che lo fa.
A cura di Gabriele Mento
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La partita Georgia-Portogallo è stata sicuramente storica per l'ex repubblica sovietica. Grazie alla vittoria sulla squadra di Cristiano Ronaldo ha conquistato l'accesso agli ottavi di finale degli Europei 2024. L'arbitro della partita era il fischietto svizzero Sandro Schärer, che ha fatto parlare di sé non tanto per le decisioni in campo, quanto per aver segnato sulla propria mano i nomi dei giocatori ammoniti.

Schärer usa la mano come taccuino

Al 28′ Cristiano Ronaldo ha protestato in maniera molto accesa contro l'arbitro per una presunta trattenuta in area di rigore. Schrärer ha deciso di non concedere il tiro dagli 11 metri, ma ha invece ammonito il capitano portoghese per le eccessive proteste. Dopo il cartellino giallo, l'arbitro si è annotato il giocatore sanzionato, ma a differenza di quanto avviene di solito, con i direttori di gara che si appuntano i giocatori puniti su un cartellino bianco o su un taccuino, il fischietto svizzero ha deciso di segnarsi il nome di Ronaldo sulla mano.

Non è chiaro il motivo per il quale l'arbitro abbia scelto di segnarsi in questo modo i giocatori sanzionati, se sia stata una trovata estemporanea per essersi dimenticato negli spogliatoi un cartellino dove prendere appunti, o se sia una sua scelta per poter avere sempre sott'occhio i calciatori sanzionati. Sta di fatto che non è la prima volta che Schärer decide di utilizzare questa soluzione. Il fischietto svizzero infatti aveva già utilizzato la propria mano per appuntarsi anche in occasione della partita di Champions League tra Inter e Real Sociedad dello scorso dicembre.

Certamente, in questo modo l'arbitro riesce a tenere sempre sott'occhio quali calciatori hanno già ricevuto il cartellino giallo, anche se c'è inevitabilmente il rischio che con il sudore la scritta a penna sulla mano possa risultare difficilmente decifrabile. Fortunatamente, in questo caso l'arbitro non è stato costretto a estrarre 18 cartellini come nell'altra sfida del girone Turchia-Cechia, altrimenti segnarsi tutto sulle mani sarebbe stato decisamente complicato.

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