Perché l’arbitro Marcenaro ha annullato il gol decisivo di Milik in Juve-Salernitana (sbagliando)
All'Allianz Stadium è andata in scena un posticipo domenicale da cardiopalma con la Salernitana di Nicola che ha saputo mettere al muro la Juventus di Allegri. Avanti 2-0, poi recuperata nel secondo tempo e riacciuffata nel finale dove è accaduto di tutto nell'arco di pochi minuti, con il risultato finale 2-2 che accontenta i campani ma che ha aperto ancora una volta il fianco alle polemiche. Soprattutto quando è stata annullata la rete di Milik, che sarebbe valsa il 3-2 bianconero, e che il VAR ha deciso di togliere dal tabellino per un fuorigioco di Bonucci che non doveva essere fischiato.
L'azione che avrebbe portato al vantaggio bianconero è nata sulla sinistra con un cross da angolo in area della Salernitana e una incornata di Milik che anticipa i difensori e chiude a rete. Per l'attaccante polacco un gol che vale moltissimo, non solo per la rinascita della Juventus ma anche per un riscatto personale: gioia incontenibile e così si toglie la maglia nell'esultanza. Errore fatale per lui che, già ammonito, si rimedia un rosso inevitabile. Ma la beffa – questa volta per la Juve – continua: non solo i bianconeri si ritroveranno in 10, ma vedranno il gol annullato per la decisione del VAR.
Al momento del colpo di testa di Milik, in mezzo all'area c'è Leonardo Bonucci che viene indicato in fuorigioco. Il fermo-immagine è spietato e preciso: il difensore bianconero è al di là di tutta la linea della Salernitana e viene confermato l'off-side, sbagliando. Perché? Perché il regolamento è chiaro e non sarebbe dovuto venire fischiato e dunque doveva essere convalidata la terza rete juventina. Secondo l'interpretazione dell'arbitro Marcenaro però evidentemente Bonucci interferisce nell'azione, tanto da annullare il tutto coinvolgendo anche la sala VAR.
Ecco la parte del Regolamento FIGC sull' "infrazione di fuorigioco" in cui si evidenziano i motivi per cui annullare una azione (e l'eventuale gol):
Un calciatore in posizione di fuorigioco nel momento in cui il pallone viene giocato o toccato da un suo compagno deve essere punito soltanto se viene coinvolto nel gioco attivo:
• interferendo con il gioco, giocando o toccando il pallone passato o toccato da un compagno oppure
• interferendo con un avversario:
• impedendogli di giocare o di essere in grado di giocare il pallone, ostruendogli chiaramente la linea di visione, o
• contendendogli il pallone, o
• tentando chiaramente di giocare il pallone che è vicino quando questa azione impatta sull’avversario, o
• facendo un’evidente azione che chiaramente impatta sulla capacità dell’avversario di giocare il pallone
Dunque a norma di regolamento, il difensore bianconero non ostruisce né la visuale del portiere della Salernitana Sepe, né ostacola alcun difensore dei campani. Per questo motivo, le decisioni di Marcenaro e del VAR lasciano perplessi e restano i dubbi sulla liceità di fischiare e annullare una rete che alla fine è risultata determinante e che ha negato di fatto una vittoria in rimonta della squadra di Allegri.
A rendere le proporzioni del disastro imbarazzanti è il ‘caso Candreva'. La posizione del giocatore della Salernitana, defilato e quasi nei pressi della bandierina del calcio d'angolo, ha alimentato polemiche fortissime. Com'è possibile che al Var non se ne siano accorti? L'episodio sposta tutta l'attenzione sull'incredibile mancanza che dalla cabina di regia dai colleghi Banti (Var) e Meli (Avar) è stata trasmessa al direttore di gara in campo. Marcenaro non poteva essere a conoscenza di quel dettaglio, gli avevano fatto vedere una linea sbagliata.