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Perché l’Ajax ha giocato in campionato senza i nomi dei calciatori sulle maglie: “È ora di dire basta”

Dietro la decisione della società olandese non c’è alcuna campagna pubblicitaria ma una scelta precisa: arginare l’impatto dell’odio social che spesso subiscono i giocatori e le giocatrici delle squadre dei Lancieri”.
A cura di Maurizio De Santis
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Tre puntini sulla divisa dell'Ajax. Spiccano nella parte posteriore della divisa, all'altezza delle spalle. Laddove abitualmente sono indicati i nomi dei calciatori, ci sono solo quei segni. Non si tratta di una forma di pubblicità né di marketing. Dietro quei simboli c'è una forma di protesta che, come spiegato anche in un video pubblicato su Youtube dalla società olandese, ha un fine particolare: sollevare l'attenzione in maniera, anche plateale, contro ogni forma di odio social, in particolare contro coloro che approfittano dell'anonimato (utilizzando anche account in apparenza senza riconoscibilità) per scagliare attacchi molto duri, offese, minacce verso i giocatori. Che siano della squadra maschile oppure femminile, il copione è identico.

Ecco perché, in occasione della partita contro lo Sparta Rotterdam (15ª giornata di Eredivisie, finita 2-1 per i ‘lancieri'), la formazione del club di Amsterdam è scesa sul prato della ‘Johan Cruijff ArenA' con quella casacca che non poteva passare inosservata. Stessa cosa ha fatto la formazione femminile. Una decisione corredata anche dal comunicato ufficiale nel quale l'incipit è focalizzato sugli oltre 1500 messaggi di odio che subiscono i tesserati.

"Purtroppo a riceverli non sono solo i nostri giocatori – si legge nella nota -. Questi tipo di approccio è diventato molto diffuso e ha un impatto su moltissimi utenti -. I punti rappresentano il segno universale del silenzio, nonché l'icona del menù attraverso il quale accedere alla segnalazione degli account da cui partono le frasi offensive".

Quanto al fine dell'iniziativa #SilenceSocialHate, l'Ajax punta non solo a sensibilizzare le persone a non tacere ma su come mettere a tacere gli haters che spesso dilagano sui social. Si piega anche così quella simbologia (i tre puntini sulla casacca): quale forte richiamo a un'arma che può essere utilizzata per porre un freno a certe pessime abitudini. Basta poco, dice il club che suggerisce anche le azioni manuali da compiere per identificare e bloccare i molestatori, fino all'ipotesi più estrema della denuncia.

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