Perché la Procura Figc indaga sulla Lazio e cosa rischia per il caso tamponi
La Procura Federale ha aperto un'inchiesta nei confronti della Lazio per accertare se ci siano state o meno violazioni al protocollo sanitario finalizzato a contenere l'epidemia da Covid-19. A richiedere l'intervento è stato ovviamente il caos generato dai tamponi effettuati dal club biancoceleste prima della sfida di campionato contro il Torino e da quelli Uefa che invece non hanno consentito a diversi giocatori della Lazio di scendere in campo sia contro il Brugge che domani in Champions League contro lo Zenit. Acquisiti tutti i referti relativi ai tamponi effettuati al gruppo squadra prima di queste partite, le indagini andranno avanti per accertare proprio eventuali violazioni.
La Figc infatti, prevede sanzioni per violazioni al protocollo a seconda dei casi e della gravità delle violazioni stesse. Principalmente si valuta il livello di rischio. Si va da un'ammenda semplice, un'ammenda con diffida, all'ammenda con penalizzazione in classifica. Fino all'esclusione dal campionato con relativa retrocessione in una categoria inferiore. Ovviamente quest'ultima ipotesi verrebbe presa in considerazione soltanto in casi estremi.
Procura Federale, cosa rischia la Lazio per il caos tamponi
Nel caso in cui dovesse essere accertata una responsabilità oggettiva da parte della Lazio, è chiaro come la società biancoceleste potrebbe incappare in uno dei provvedimenti previsti dagli articoli del Codice di Giustizia Sportiva richiamato dal documento della Figc. Il punto sta proprio nel cercare di capire se il club di Lotito abbia commesso un mero errore di valutazione nella procedura dei tamponi a cui si sono sottoposti i giocatori o, nell'ipotesi più estrema, ci sia stata una sorta di alterazione volontaria.
Le indagini della Procura Federale, a tal proposito, saranno utili dapprima a constatare se ci siano state o meno violazioni al Protocollo Sanitario e poi eventualmente ci fossero, capire quale ammenda attribuire a quella determinata responsabilità della società. A seconda dei casi vengono dunque spiegati i possibili provvedimenti all'interno del documento varato dalla Figc lo scorso mese di giugno all'interno di una nota ufficiale.