Perché la Juventus ha deciso di non puntare su Henderson: Allegri ha dettato la sua nuova linea
C'è tanto della nuova strategia di Massimiliano Allegri dietro alla decisione di mollare la presa per Jordan Henderson, ex capitano del Liverpool in fuga dall'Arabia Saudita. La Juventus aveva pensato all'inglese per rinforzare il suo centrocampo con un profilo di grande esperienza, ma ci sono tre motivazioni ben precise dietro alla volontà del club di fermare in fretta la trattativa, nonostante condizioni economiche piuttosto favorevoli.
Il giocatore sarebbe arrivato a parametro zero e non avrebbe richiesto uno stipendio da campione, ma alla fine sposerà il progetto dell'Ajax per i prossimi mesi. Perché? Secondo la Gazzetta dello Sport in casa bianconera sono state fatte valutazioni ponderate, con lo sguardo rivolto soprattutto verso il futuro del club per creare una linea verde e duratura. Accogliere Henderson adesso avrebbe di sicuro dato una mano per la lotta allo Scudetto ingaggiata con l'Inter, ma Allegri ha piani diversi.
I motivi per il no all'arrivo del centrocampista hanno nomi precisi: Miretti e Nonge. In questa stagione l'allenatore sta puntando tanto sui suoi giovani, su quelli più affermati e già nel giro della prima squadra ma anche su quelli che adesso si stanno ricavando il proprio spazio tra i grandi. Nel progetti del livornese c'è quindi l'idea di spingere in maniera sempre più convinta sui prodotti della Next Gen, come dimostrano le convocazioni di Hasa che da qualche tempo siede in panchina.
Soluzioni interne sicuramente vantaggiose dal punto di vista economico (per i soldi risparmiati sul mercati e quelli incassati eventualmente in caso di una futura cessione), ma soprattutto per l'equilibrio della squadre che ormai si è settata su questo modo di pensare. Spazio ai giovani è l'imperativo che Allegri vuole proseguire, una missione che gli riesce piuttosto bene nell'ultimo periodo.
Alla frenata per Henderson poi hanno contribuito altri due fattori che la Juve non ha sottovalutato: l'inglese non ha dimestichezza con la Serie A, un campionato in cui non ha mai giocato, e in pochi mesi avrebbe potuto non avere l'impatto sperato. In più la barriera linguistica poteva trasformarsi in un enorme ostacolo per il suo inserimento in tempi brevi all'interno della rosa.