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Perché la Juventus aveva un telecamera puntata su Antonio Conte contro l’Inter

Il video del dito medio di Antonio Conte in Juventus-Inter è di proprietà dei bianconeri, che hanno sfruttato le telecamere puntate sulla panchina. Una situazione normale, ma che ha comunque alimentato i dubbi nerazzurri su una possibile premeditazione da parte dei bianconeri nei confronti del grande ex con l’obiettivo di provocarlo.
A cura di Marco Beltrami
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A distanza di giorni non si placa l'eco mediatica sul caso Conte-Agnelli. Se il Giudice sportivo non è intervenuto nella vicenda, la Procura federale ha avviato un inchiesta convocando il quarto uomo Chiffi a bordocampo in Juventus-Inter, dopo la visione delle immagini del dito medio del mister nerazzurro e degli insulti del presidente bianconero. Proprio il video del gestaccio di Conte ha alimentato i dubbi, sponda Inter, su una possibile premeditazione da parte della Juventus. Perché c'era una telecamera puntata sul tecnico, e quegli attacchi erano prestabiliti, con lo scopo di stuzzicare il mister? Andiamo con ordine.

Perché le immagini del dito medio di Conte sono di proprietà della Juventus

Se l'immagine degli insulti di Agnelli è stata trasmessa in diretta dalla Rai, nel corso delle riprese per i festeggiamenti bianconeri in tribuna per la qualificazione in finale, altrettanto non si può dire di quelle del gestaccio di Conte "anticipato" da fonti Juve alla Rai nell'immediato post-partita. Il video del dito medio del tecnico nerazzurro verso la tribuna della Juventus, in possesso del club di corso Galileo Ferraris è stato divulgato solo in un secondo momento. Che la proprietà dello stesso spettasse ai padroni di casa però è assolutamente normale.

Come stabilito dalla legge Melandri, i club possono prendere in consegna la produzione in tv delle partite casalinghe, scegliendo tutto, ovvero service, operatori e attrezzature. Quello che viene poi trasmesso ha una linea che segue la volontà del regista indipendente della Lega, con le sue scelte "editoriali" che prevedono anche la scelta dei focus e delle telecamere nei vari momenti. La Juventus – essendo in carico della produzione della partita – è in possesso di tutto il materiale che viene girato, sia di quello che va in onda, ma anche di ciò che viene "scartato" dal regista della Lega, che lo stesso non trova magari interessante per la diretta.

Perché Conte aveva una telecamera dedicata in Juventus-Inter

Nel caso del gestaccio di Conte, il regista ha cambiato inquadratura preferendo concentrarsi sull'uscita dal campo dei calciatori all'intervallo e in primis su Cristiano Ronaldo. Una situazione confermata da Alessandro Antinelli, l'inviato Rai a bordocampo in occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia: "La produzione era della Juventus, la regia della Lega Calcio, e Rai era broadcaster", ha spiegato a Telelombardia. La Juve però è in possesso dell'immagine di Conte, e dunque può passarla anche alla stessa Rai.

È quello che conferma sempre lo stesso Antinelli: "A mezzanotte e un quarto comincia a girare sui social il video del dito medio. Io entro nella regia perché devo firmare un pezzo per i tg del mattino e dico ‘Tornate ai posti, fatemi vedere tutte le immagini della partita' perché voglio sapere il motivo per cui  quella sequenza non è andata in onda prima. Ma quelle immagini nel mio van non ci sono. Quella è un’immagine di una telecamera dedicata su Conte, di produzione Juventus. Rai non ha usato subito l’immagine perché non l’aveva a disposizione. Poi la Juve ce l’ha portata immediatamente". Ma perché la Juventus ha una telecamera dedicata su Conte? Anche in questo caso non si tratta di una situazione "strana" o per certi versi inusuale. In occasione dei big match ci sono sempre telecamere puntate sulle panchine, figuriamoci poi in un Juventus-Inter, con la presenza dell'ex condottiero nerazzurro.

La tesi dell'Inter sulla possibile premeditazione della Juventus

Una situazione che dunque si è verificata anche all'andata, con le immagini di proprietà dell'Inter. In occasione del primo round della semifinale però non ci sono stati strascichi polemici, eppure a detta di Antinelli, gli screzi non sono mancati già a Milano. Probabilmente non plateali come quelli di Torino visto che a suo dire: "Alla prima protesta di Conte lo stavano aspettando tutti". Questa in sintesi la tesi dell'Inter: una possibile premeditazione da parte dei bianconeri nei confronti del grande ex con l'obiettivo di provocarlo.

È quello su cui indaga la Procura federale, che a tal proposito ha convocato il quarto uomo Chiffi, che a differenza di Antinelli (che non ha sentito offese ripetute dalla dirigenza Juventus, essendo anche posizionato dietro la porta) potrebbe aver sentito qualcosa. Un qualcosa che però per ora non è venuto fuori nel referto presentato al Giudice sportivo: "Quando Conte dice ‘Il quarto uomo sa tutto' vi invito a rivedere la partita, immagine per immagine. Ho visto un’immagine di Conte che parla con il quarto uomo Chiffi, in serenità, e secondo me gli dice: ‘Stai sentendo quello che dicono? Stai segnando tutto? Ricordatelo'. Conte nell’intervista dice che il quarto uomo sa tutto, ma nel referto non c’è niente".

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