Perché la Juve non può giocare (sempre) col tridente come piace a CR7
Tutti lo vogliono, Sarri non ancora lo prende. Il tridente delle meraviglie, Cristiano Ronaldo, Higuain e Dybala in campo tutti insieme, si è visto solo per quattro spezzoni di partita, due in campionato (contro Inter e Sassuolo) e due in Champions (contro il Lokomotiv Mosca in casa e a Leverkusen, a qualificazione acquisita). "Il tridente con Dybala e Higuain? Ci divertiamo molto, l’intesa è ottima e mi piace giocare con entrambi. Poi decide l’allenatore cosa è meglio fare" ha detto Cristiano Ronaldo.
Il tridente delle meraviglie: quattro spezzoni, cinque gol
Il portoghese ha segnato il suo terzo gol consecutivo grazie all'assist di Dybala, che poi si è ripetuto e ha offerto a Higuain la palla del 2-0. Anche il Pipita e la Joya sarebbero favorevoli a giocare insieme. Finora, a parte i nove minuti in cui restano in campo al Meazza contro l'Inter (al 62′ Higuain entra per Bernardeschi, al 71′ Dybala esce per Can), nelle altre occasioni il tridente ha prodotto cinque gol. Dybala ha ribaltato la partita contro il Lokomotiv Mosca in un paio di minuti, Cristiano Ronaldo pareggia su rigore contro il Sassuolo, avanti 1-2 all'Allianz Stadium, poi Dybala si accende a Leverkusen. Aver testato il tridente nel finale di una partita che non contava per la qualificazione, e che proprio per questo può servire a tracciare linee di sviluppo senza l'ansia da risultato, può essere un segno d'apertura.
Quando sono in campo tutti e tre, Dybala e Cristiano Ronaldo si cercano molto, Higuain partecipa meno agli scambi ma è prezioso per il modo in cui occupa il campo, con e senza palla. Contro il Sassuolo, giocano insieme 26 minuti, dal 53′ (ingresso di Dybala per Bernardeschi) al 79′ (Higuin esce per Ramsey). Dybala, che completa il match con sei tiri totali anche se uno solo nello specchio della porta, scambia sei volte con Cristiano Ronaldo e altrettante con Higuain (due volte riceve il passaggio, quattro lo effettua). CR7 e Higuain, invece, si cercano solo tre volte.
CR-Higuain-Dybala: un tridente da Champions
Nei due spezzoni in Champions League, restano simili le dinamiche interne al tridente. Contro il Lokomotiv Mosca, i tre tenori si vedono insieme dal 48′ (Higuain entra per Khedira) all'81' (Dybala fuori per Bernardeschi). Dybala segna i gol della rimonta in due minuti e diventa il quarto miglior marcatore della Juve in Champions League. L'argentino scambia 11 volte nel corso del match con Cristiano Ronaldo. Insieme, tentano 13 tiri: il portoghese ne prova otto, di cui solo tre in porta; Dybala cinque, e segna con gli unici due nello specchio. La Joya scambia cinque passaggi con Higuain, mentre l'argentino e CR7 si cercano solo due volte.
Cambia qualcosa, invece, a Leverkusen. L'ingresso di Dybala per Bernardeschi al 66′ permette a Sarri di valorizzare il tridente "delle meraviglie" contro il Bayer ormai sfiduciato dal dominio dell'Atletico Madrid contro il Lokomotiv che azzera le chances di qualificazione dei tedeschi agli ottavi. I tedeschi comunque si scoprono, lasciano spazi sempre più larghi tra difesa e centrocampo. E la Juve può sfruttare la presenza di Dybala e Cristiano Ronaldo per creare superiorità in quella zona di campo. Il portoghese e Higuain si passano il pallone sette volte, mentre CR7 e Dybala si cercano tre volte.
"Se li potremo vedere dall'inizio non lo so, io contro il Bayer ho aspettato ci fossero le condizioni per farli giocare tutti e tre" ha spiegato Sarri dopo la vittoria a Leverkusen. "Probabilmente li avessi fatti giocare nel primo tempo sarebbe stato diverso, quando ho avuto la sensazione che gli avversaria fossero in fase calante e che si stessero aprendo spazi enormi tra la linea difensiva e i centrocampisti, siamo andati dentro con tutti e tre".
Sarri e l'attenzione agli equilibri
Finora, Sarri ha fatto ricorso al tridente in situazioni precise, contro avversari sbilanciati o che faticavano a ripartire, come il Sassuolo o soprattutto il Lokomotiv che, in vantaggio a Torino, si schiacciava a totale protezione della propria area.
Per il tecnico, che sta cercando di cambiare pelle alla squadra, sulle interpretazioni individuali e collettive, il tridente Ronaldo-Higuain-Dybala comporta uno squilibrio che può dare di più in fase offensiva ma anche togliere molto nelle transizioni. In questo, sono molto significativi i nove minuti in cui il tridente è rimasto in campo contro l'Inter. Con la partita in equilibrio, avere i tre tenori davanti stava lasciando più spazi di manovra al regista nerazzurro Brozovic, così Sarri ha inserito Bentancur per Dybala in modo da restituire un uomo in più in mezzo.
Il trio lascia più scoperta la difesa
Il calcio di Sarri, che insiste con il baricentro alto, con il pressing in avanti per recuperare il pallone il più vicino possibile alla porta avversaria, non sopporta bene gli spazi aperti alle spalle dei centrocampisti, gli sbilanciamenti nell'affrontare le ripartenze degli avversari. Per questo, la Juve fa fatica ad assorbire quei tre davanti. Perché Dybala, Sarri l'ha affermato chiaramente, non è un trequartista. Schierarlo più dietro, come Ramsey o Bernardeschi, sarebbe un modo per depotenziare lui e tutto l'attacco.
E l'attacco, almeno in termini di produzione offensiva, funziona. Per quanto la Juve abbia segnato poco rispetto agli standard delle ultime stagioni, gli expected goals, ovvero i gol attesi in base a numero e posizione da cui la squadra va al tiro, sono superiori a quelli registrati in cinque degli ultimi sei campionati e di poco inferiori all'anno scorso.
Se i tre tenori non giocano insieme, è per non rendere la Juve ancora più vulnerabile in fase difensiva. E già adesso i bianconeri hanno concesso occasioni e tiri ad elevata pericolosità più di quanto accaduto negli ultimi cinque campionati. Il dato degli "expected goals against", ovvero la stima delle reti che una squadra potrebbe subire in base alla tipologia dei tiri lasciati agli avversari, lo conferma.
Fanno poco pressing, il centrocampo va in affanno
Il problema dei tre è che nessuno attacca o ripiega lateralmente. E la partecipazione alla fase di recupero palla è quasi inesistente. Contro il Sassuolo, Cristiano Ronaldo si è limitato a vincere un contrasto sui due tentati, Dybala ha completato un anticipo e perso un contrasto.
Contro il Lokomotiv, Cristiano Ronaldo e Dybala non registrano interventi difensivi mentre Higuain intercetta un tiro e nient'altro. Certo, la Juve domina il possesso palla, esaltata dai 151 tocchi di Cuadrado (come nessun bianconero aveva mai fatto dal 2003-04), e questo rende la fase di pressing meno frequente nello spezzone di partita in cui il tridente è in campo. Anche contro il Bayer, comunque, gli interventi difensivi sono ridotti al minimo. Higuain perde due contrasti e un duello aereo; Cristiano Ronaldo chiude con due anticipi mentre Dybala ne completa uno.
Schierare tre attaccanti non proprio brillanti quando il pallone ce l'hanno gli avversari complica le scelte. Perché le mezzali avrebbero più campo da coprire, e già adesso al di là degli infortuni la Juve rischia di trovarsi scoperta negli spazi di mezzo se viene presa in velocità come nel secondo tempo contro la Lazio. E l'alternativa, nella mente di Sarri, non può essere arretrare Dybala lontano dalla porta per schermare l'impostazione degli avversari.
Probabilmente, Sarri proverà di più il tridente quando avrà recuperato Douglas Costa, così da avere in panchina un'alternativa in grado di cambiare passo e configurazione al tridente d'attacco. Ma servirà una squadra con meno incertezze nella difesa in avanti, più sicura e compatta nell'occupazione del campo.