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Perché Kean è stato escluso dalla lista dei convocati della Nazionale per Euro 2020

Moise Kean non è stato convocato da Roberto Mancini per i prossimi Europei. L’attaccante del PSG è stato lasciato fuori dalla lista diramata dal Commissario Tecnico dell’Italia che ha preferito portare Bernardeschi e Politano, giocatori duttili in diversi ruoli. A pesare su Kean, anche lo scarso rendimento contro il modesto San Marino nell’ultima amichevole.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Moise Kean non parteciperà ai prossimi Europei con la maglia dell'Italia. L'attaccante del PSG non rientra nella prima lista dei convocati diramata da Roberto Mancini che ha deciso di puntare su un altro tipo di attaccante. Scontata la presenza di Ciro Immobile e Andrea Belotti, il Commissario Tecnico ha capito che era sicuramente più opportuno considerare la convocazione di un profilo diverso in zona offensiva per garantirsi maggiore imprevedibilità, soprattutto a partita in corso. Kean è una punta, veloce, anche molto tecnica, ma che probabilmente non riesce ancora ad adattarsi a un sistema di gioco che prevede diversi spostamenti sulla linea orizzontale d'attacco.

Ma soprattutto, la sua ultima deludente prestazione contro San Marino, avversario semplice e facilmente penetrabile, avrà fatto innervosire Mancini che avrà percepito l'atteggiamento poco volenteroso del giocatore come una sua certezza della convocazione al prossimo Europeo. Ecco perché, anche per questo, poi la scelta è ricaduta su Politano. Giocatore capace di giocare a destra o a sinistra del tridente offensivo ma anche eventualmente come falso nove in alcuni frangenti della partita. Con il Napoli ha sempre dimostrato di poter cambiare la partita anche a gara in corso. Fondamentale nelle partite secche. La duttilità in più ruoli, è stata forse la chiave della mancata convocazione di Kean.

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Kean non ha convinto Mancini, soprattutto caratterialmente

Kean ha perso la sfida a distanza con Bernardeschi per decretare chi avrebbe giocato da jolly d'attacco in questa spedizione per gli Europei. L'esterno offensivo della Juventus ha dimostrato, soprattutto in Nazionale, di saper interpretare al meglio il 4-3-3 del Ct, proprio come visto a Firenze, al ‘Franchi', in occasione della sfida contro l'Estonia dell'11 novembre 2o20 quando Bernardeschi, partendo da destra, riuscì a mettere a segno un gol, ma soprattutto dimostrò grande spirito di sacrificio, corsa e supporto ai propri compagni di squadra. A prescindere dall'utilizzo alla Juventus, Mancini ha premiato proprio questo.

E poco importa se Kean non è riuscito a centrare questo suo grande obiettivo proprio nella stagione in cui si è consacrato dopo che la Juventus l'ha ‘scaricato' per racimolare qualche milione di euro e l'Everton non è riuscito a garantirgli quello spazio che meritava. Proprio il PSG, con l'esperienza, la classe e il talento di Neymar, Mbappé e Di Maria, ha permesso che il giocatore crescesse in fretta diventando fondamentale negli automatismi tattici di Tuchel e Pochettino. Ma l'Europeo si gioca in partite secche e se contro San Marino, in cui Kean avrebbe dovuto dare tutto per quel posto, non è riuscito ad incidere, Mancini ha potuto fare davvero ben poco. Meglio la grinta e la determinazione di un Politano sempre molto dedito al sacrificio.

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