Perché José Mourinho ha parlato in portoghese dopo Sassuolo-Roma e con chi ce l’aveva
José Mourinho ha spiazzato nuovamente tutti: dopo la partita tra la sua Roma e il Sassuolo, vinta dai giallorossi in rimonta, si è presentato ai microfoni di DAZN parlando in portoghese. Per l'intera intervista lo Special One ha usato soltanto la sua lingua madre per parlare degli episodi accaduti nei novanta minuti.
"Parlo in portoghese perché il mio italiano evidentemente non è sufficientemente forbito", ha dichiarato in modo provocatorio legandosi a un episodio successo durante la conferenza stampa di vigilia dove si era espresso contro l'arbitro Marcenaro e il VAR Di Bello, entrambi designati per questa partita.
Le sue parole non sono piaciute alla Federcalcio che ha deciso di aprire un procedimento nei confronti dell’allenatore della Roma per dichiarazioni lesive. L'inchiesta potrebbe portare pesanti sanzioni nei confronti dello Special One, da una multa fino a 50 mila euro fino a una squalifica.
"Il mio vocabolario non è sufficientemente ricco. Quando ho parlato di stabilità emotiva mi riferivo a una qualità che nella vita e nel calcio è necessaria per rendere ai massimi livelli", ha provato a spiegare oggi parlando i portoghese con l'ausilio di un traduttore della Roma che ha fatto da tramite in questa intervista. Il suo gesto è puramente polemico e si lega con quanto successo il giorno prima della partita, facendo sottintendere che le sue parole siano state filtrate male.
La frase sotto accusa – e che Mourinho ha voluto puntualizzare in portoghese – è quella pronunciata contro Marcenaro e che ha portato la FIGC ad aprire l'inchiesta: "Lo abbiamo avuto tre volte come quarto uomo e la sensazione è che non abbia la stabilità emozionale per una gara di questa livello".
Non è la prima volta che un allenatore metta sotto accusa un arbitro: tra i precedenti più recenti c'è lo sfogo di Maurizio Sarri dopo Lazio-Torino, giocata verso la fine della scorsa stagione. Anche in quel caso l'allenatore biancoceleste non aveva riservato parole molto dolci al direttore di gara, accusato di non aver svolto al meglio il suo lavoro.
"Se dovessi dire cosa non mi è piaciuto, non si potrebbe fare una puntata ma una serie tv completa – aveva dichiarato Sarri – Spero che questo arbitro venga fermato, perché se non lo fermano è preoccupante". In quel caso però non era arrivata nessuna inchiesta da parte della Federcalcio (e dunque nessuna sanzione per l'allenatore) che invece questa volta è subito intervenuta dopo le parole di Mourinho, infastidito anche per la differenza nelle reazioni.
Da qui nasce quindi la volontà del gesto provocatorio di condurre l'intervista soltanto in portoghese, la lingua che padroneggia meglio di tutte, avvalendosi di un interprete della società per far sì che le sue parole arrivino nel modo più chiaro e incisivo possibile.