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Perché Insigne, Immobile e altri 7 giocatori dell’Italia sono stati mandati a casa da Mancini

L’Italia andrà a giocare in Turchia senza molti titolari e dopo l’esclusione dai Mondiali 2022 le tante assenze hanno destato molte critiche: a motivare alcune scelte è stato Mancini in conferenza stampa.
A cura di Vito Lamorte
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L'Italia torna in campo dopo la disfatta contro la Macedonia del Nord. Gli Azzurri scenderanno in campo per la ‘finalina' dei playoff in Turchia dopo aver mancato l'accesso ai Mondiali per la seconda volta di fila: a distanza di 9 mesi dalla finale di Wembley, che aveva visto la selezione di Roberto Mancini alzare al cielo il trofeo, ora tutto il movimento calcistico si lecca le ferite per un'altra esclusione dolorosa.

Nessuno si sarebbe mai aspettato una caduta del genere. Nei giorni precedenti alla sfida del Renzo Barbera la preoccupazione c'era, ma era rivolta soprattutto per il recupero di alcuni uomini in vista dell'ipotetica finale: ogni dubbio lo ha tolto il destro di Aleksandar Trajkovski, che ha battuto Donnarumma e come un fulmine a ciel sereno ha fatto tornare le tenebre l'Italia calcistica.

Si è discusso molto nelle ore successive al fischio finale del match di Palermo sulle difficoltà del movimento ‘pallonaro' tricolore e, oltre agli inevitabili processi dettati dalla rabbia per l'esclusione dalla Coppa del Mondo per la seconda volta consecutiva, si è parlato anche del fatto che alcuni calciatori avrebbero potuto lasciare il ritiro visto l'inutilità della gara di Konya contro la Turchia.

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Contro la Turchia, infatti, mancheranno Verratti, Mancini, Berardi, Luiz Felipe, Insigne, Jorginho e Immobile. Nelle scorse ore questa situazione è diventata argomento di dibattito e a motivare questa scelta è stato lo stesso commissario tecnico degli Azzurri: "Io li ho obbligati ad andare via perché se posso fare qualcosa per loro e per i club noi lo facciamo… Non avrebbero giocato, alcuni non erano al meglio fisicamente. Alcuni di loro li ho obbligati ad andare: il Chelsea ci ha mandato Jorginho tre giorni prima, non gli ha fatto giocare l'FA Cup. Lorenzo aveva problemi fisici già da prima. Immobile sarebbe andato in tribuna, Mancini e Verratti sì, avevano problemi fisici. Insigne al 50% sarebbe andato in tribuna per provare soluzioni alternative".

Mancini ha annunciato che ci saranno anche altri due assenti dell'ultima ora: "Anche Florenzi e Politano, non al meglio, li ho rispediti a casa perché non avrebbero giocato".

Infine il CT, nonostante la delusione della notte di Palermo, ha voluto difendere ancora i suoi ragazzi per il lavoro svolto in questi anni: "I ragazzi in questi anni hanno meritato tanto, non è stato solo un Europeo ma un tragitto lungo tre anni con una serie di partite senza sconfitte e va dato merito a questi ragazzi. Ci sono qui calciatori speciali, è stato creato un gruppo speciale: non sono nel gruppo squadra, ma anche tutto ciò che c'è intorno".

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