Perché in Milan-Lazio è stato dato rigore col Var su Isaksen: l’arbitro va al monitor e si convince
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Perché l'arbitro, Manganiello, in un primo momento lascia correre e poi assegna rigore alla Lazio dopo la on-field-review? Dalle immagini si nota come Isaksen non sia più in possesso della palla quando viene toccato da Maignan in uscita ed è questo frangente che, almeno in un primo momento, induce il direttore di gara a non fischiare la massima punizione. Poi tutto cambia.
Cosa hanno visto in cabina di regia (Mazzoleni e Pezzuto) e qual è stata l'immagine che ha convinto il fischietto a rivedere la propria decisione? Non aveva dato peso a quella situazione di gioco, certo che l'intervento del portiere milanista in uscita sull'avversario non fosse da sanzionare poi il check dei colleghi gli ha suggerito di sincerarsi meglio di quanto accaduto.
E cosa ha scoperto? Un tocco di ginocchio e di stinco del portiere sul piede dell'attaccante capitolino: a quel punto ritiene che quel contatto va punito col penalty. Una decisione che solleva forti perplessità considerata anche la direzione della sfera e la sensazione che Isaksen, in virtù della posizione stessa, non avrebbe mai potuto tenere per sé la sfera. Per il Milan, che pure protesta, è una mazzata. Esce sconfitto nella maniera più atroce dalla sfida di San Siro che sembrava acciuffata per i capelli poi è svanita dal dischetto al 97°. Tremendo.
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Altro episodio da moviola: c'era davvero il cartellino rosso su Pavlovic? Isaksen – ancora lui – è il protagonista dei capitolini che crea scompigli nella difesa del Milan. Il centrale serbo, superato, entra in scivolata da dietro e colpisce la gamba dell'avversario. Manganiello non ha alcun dubbio: è rosso diretto. Perché? Lo spiega Luca Marelli a Dazn che interpreta così la scelta del direttore di gara: espulso direttamente per grave fallo di gioco e non per un DOGSO (Deny an Obvious Goal Scoring Opportunity), ovvero per una chiara condizione da rete negata con quell'intervento.
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La Lazio aveva protestato per un fallo di Musah su Dia. La squadra di Baroni ha alzato la voce nella prima parte di gara in occasione di un fallo reputato da ultimo uomo da parte di Musah su Dia. L'intervento è avvenuto al limite dell'area di rigore ma per Manganiello non è da sanzionare. Perché? Marelli cerca di are chiarezza anche in questo caso: "Evidentemente in sala VAR hanno guardato tutte le immagini perché dall'ultima sembra che Musah avesse toccato il piede di Dia, ma nelle altre la sensazione è che con la punta del piede abbia toccato il pallone e anticipato l'avversario".