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Perché in Inter-Venezia il Var ha annullato il gol del pareggio di Sverko al 98°

Il Venezia era riuscito a trovare il pareggio (1-1) all’ultimo assalto in pieno recupero. La conferma da parte dell’arbitro, Ferrieri Caputi, che aveva ritenuto azione e marcatura validi, è stata cancellata dal Var.
A cura di Maurizio De Santis
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Il gol del pareggio di Sverko al 98° (1-1) aveva gelato l'Inter e San Siro. Il Venezia era riuscito a strappare un punto all'ultimo assalto in pieno recupero, ignaro che proprio quell'episodio sarebbe divenuto caso da moviola del match. La conferma da parte dell'arbitro, Maria Sole Ferrieri Caputi, che aveva ritenuto azione e marcatura validi, è stata cancellata dal Var. Secondo l'ufficiale designato, Valerio Marini (coadiuvato dal suo assistente, Daniele Chiffi), la rete non poteva essere convalidata e andava annullata.

L'arbitro convalida il gol del pareggio, il Var lo annulla: cosa ha visto e perché

Cosa ha visto e perché? C'è stato un tocco di mano del calciatore dei lagunari, decisivo per la deviazione avvenuta su contrasto aereo con Bisseck: era riuscito a prendere il tempo al centrale nerazzurro e a colpire di testa a pochi passi da Sommer ma la posizione del braccio ritenuta anomala da regolamento ha inficiato l'esito della conclusione. Il pugno sul quale era carambolata la palla ha spento ogni speranza della squadra di Di Francesco.

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Il tecnico ha sbottato in tv durante le interviste contestando quella decisione presa per quel "tocco di braccio non evidente e così oggettivo" e a corredo di una arbitraggio che – a suo dire – nel complesso è stato a favore "sempre dell'altra parte" per tutta la gara. L'ex direttore di gara, Marelli, a Dazn è intervenuto a spiegare in diretta cosa è successo e come si è arrivati a quella decisione dolorosa per il Venezia, ponendo anche l'attenzione sulla possibilità che lo stesso autore del gol annullato (Sverko) si sia forse appoggiato sul difensore dell'Inter facendo leva al momento del salto.

Perché l'arbitro non è andato alla on-field-review: "Valutazione oggettiva"

"Sverko non si accorge di nulla – dice Marelli -. A mio avviso sarebbe stato anche opportuno parlare del salto di Sverko su Bisseck, ma c'è il fallo di mano che toglie ogni dubbio. Non è possibile segnare un gol nell'immediatezza di un fallo di mano, rete correttamente annullata con overrule (nel senso che è prevalsa la decisione presa direttamente dal Var) e non con on-field-review perché è una valutazione oggettiva". L'ex arbitro chiude il discorso facendo riferimento a un fermo immagine inoppugnabile, ovvero la visuale privilegiata offerta dalle telecamere poste alle spalle della porta di Sommer: "Si vede bene che la palla cambia traiettoria quando tocca la mano".

Gli altri episodi da moviola: perché il gol Mkhitaryan non è stato convalidato

Il Venezia alza la voce per la rete sfumata in pieno recupero ma anche sul fronte interista non sono mancate le proteste. I nerazzurri avevano chiesto un calcio di rigore per mani di Haps in area ma l'arbitro aveva già fischiato la spinta data da Dumfries al difensore del Venezia, sbilanciato da quella scorrettezza.

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Annullato un gol anche all'Inter nella ripresa: bella la rete di Mkhitaryan ma il check del Var spegne l'entusiasmo dei padroni di casa. La marcatura non può essere convalidata perché Dimarco, autore dell'assist, era in posizione irregolare (di un ginocchio) quando ha ricevuto palla da Bastoni per poi effettuare il cross.

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Prima del pareggio, Sverko era stato protagonista anche di un altro episodio: Stankovic para il colpo di testa di Thuram, la palla arriva a Taremi che calcia alto ma nell'azione c'era stato con un tocco di mano dello stesso Sverko. Decisivo l'intervento del Var nel segnalare il fuorigioco dell'attaccante francese.

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