Perché in Brasile sono convinti la crisi della Seleçao sia colpa della “maledizione del gatto”
Il Brasile e la maledizione del gatto. Superstizione pagana, credulità popolare, rituali scaramantici riportano in auge la suggestione (perché tale è) dei tifosi della Seleçao: riconducono la sequenza di risultati negativi e delusioni sportive a un episodio in particolare avvenuto durante una conferenza dei Mondiali in Qatar (2022), alla vigilia della sfida dei quarti di finale con la Croazia. L'addetto stampa della nazionale verde-oro finì al centro di roventi polemiche per aver spostato in malo modo un micetto che s'era accovacciato sul tavolo: lo prese per il dorso e lo scaraventò per terra, liberandosi dell'animale con fastidio.
Com'è nata la superstizione sulla maledizione del gatto
Quel gesto suscitò indignazione sia per l'atteggiamento brutale e per il disprezzo mostrati, sia perché nella religione musulmana il gatto è considerato un animale sacro e averlo maltrattato fu alla base della spiegazione ‘soprannaturale' data all'eliminazione subita dai sudamericani ai calci di rigore. Una deduzione assurda, priva di ogni logico fondamento, ma non è certo la prima volta che il mondo del football fa i conti (o crede di farli aggrappandosi a chissà quali complotti occulti) con situazioni del genere: ricordate l'anatema di Béla Guttmann sul Benfica? Ecco, dopo l'ultimo rovescio in Coppa America s'è fatta largo di nuovo l'assurda motivazione secondo cui i verde-oro stiano ancora scontando qualcosa del genere.
La sequenza negativa di risultati della Seleçao
Hexa, venne ribattezzato così il gatto dai calciatori del Brasile che lo presero in adozione per rimediare a quell'incidente, nella speranza li ‘aiutasse' a conquistare il sesto titolo iridato della storia. Le cose sono andate diversamente: da allora la nazionale carioca ha infilato una serie di risultati negativi. L'esclusione dalla Coppa del Mondo contro i balcanici, che segnò anche la fine dell'esperienza di Tite, fu solo l'incipit di una lunga serie di insuccessi verificatisi in questi ultimi due anni.
Quali? Brucia e fa male essere usciti contro Israele ai Mondiali Under 20 disputati in Argentina. È andata male anche ai ragazzi dell'Under 17, sconfitti dall'Argentina. L'Under 23 ha mancato la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024. Nel novero sono finiti gli scandali che hanno travolto i vertici della CBF (la federcalcio brasiliana), l'esonero dell'ex ct, Fernando Diniz, il grave infortunio di Neymar che ha privato la Seleçao di una risorsa preziosa e la sconfitta contro l'Uruguay (4-2 ai rigori) in Coppa America. Nelle attuali qualificazioni ai Mondiali del 2026, il Brasile si trova in una situazione difficile: è 6° con appena 7 punti. Ma non è certo tutta colpa di un gatto.