Perché il Var non è intervenuto a correggere il grave errore dell’arbitro Serra in Milan-Spezia
In Milan–Spezia l'arbitro Serra ha commesso un grave errore di valutazione ma non tecnico, né di violazione del regolamento: non ha concesso la norma del vantaggio ai rossoneri fischiando punizione su Rebic e invalidando il gol del 2-1 di Messias. La situazione diventa disastrosa quando, sul ribaltamento di fronte Gyasi realizza l'1-2 a tempo scaduto. Perché il Var non è intervenuto? È la domanda che si sono posti molti tifosi che a San Siro come a casa hanno assistito all'episodio. Eppure dalla cabina di regia c'era già stata una segnalazione in precedenza per correggere un'altra decisione del direttore di gara in occasione del calcio di rigore concesso alla squadra di Pioli dopo la on-field-review. Chiaro ed evidente lo sbaglio nell'interpretazione del contatto tra Leao (attaccante del Milan) e Provedel (portiere dello Spezia): è quest'ultimo a fare fallo netto sul portoghese e non viceversa, tant'è che la revisione è breve e Serra dà penalty ai padroni di casa. Una situazione di gioco che rientra nella casistica del protocollo della Video Assistant Referee.
Sull'azione dello scandalo, che ha mandato su tutte le furie i rossoneri (per la quale lo stesso Serra e i vertici arbitrali si sono scusati), non poteva avvertire il direttore di gara del clamoroso errore? No, ecco perché. A cominciare da un dettaglio fondamentale: a differenza del precedente episodio, infatti, non rientra nella casistica indicata dal protocollo. La dinamica dell'episodio e il regolamento aiutano a spiegare come la precipitazione dell'arbitro – che ha segnalato subito la scorrettezza subita da Rebic – abbia di fatto reso impossibile qualsiasi intervento da parte del Var. Il fischio è avvenuto quando la palla era ancora in gioco, senza attendere il tiro e prima che varcasse la linea di porta.
Quando Serra si accorge del disastro combinato porta la mano all'auricolare e dà l'impressione di fare un rapidissimo check con i colleghi: nulla da fare, non c'è alcuna possibilità di revisionare l'azione con la moviola in campo. Il motivo? Segnalando in maniera avventata la punizione ha di fatto interrotto il gioco redendo vane conclusione e rete di Messias.
Cosa avrebbe dovuto fare Serra? Concedere la norma del vantaggio: non è una prescrizione vera e propria ma un'appendice alla regola 5 (quella relativa al ruolo e ai poteri dell'arbitro) che resta a discrezionalità dell'interpretazione del direttore di gara.
Quando la può applicare? "Ogni volta che si verifica un’infrazione – si legge nel regolamento dell'Aia – ma deve considerare le seguenti circostanze nel decidere se applicare il vantaggio o interrompere il gioco: • la gravità dell’infrazione: se l’infrazione è passibile di espulsione, l’arbitro interromperà il gioco ed espellerà il calciatore, a meno che non ci sia una chiara opportunità di segnare una rete; • la posizione in cui è stata commessa l’infrazione: quanto più vicina è alla porta avversaria, tanto più efficace può essere il vantaggio; • la possibilità di un attacco immediato e promettente; • il livello agonistico della gara.
Non lo ha fatto e adesso andrà incontro a un provvedimento da parte dei vertici arbitrali: sarà fermato. E non sarà possibile prefigurare la ripetizione dell'incontro da parte degli organi di giustizia sportiva perché non c'è stato alcun errore tecnico nella direzione di gara di Serra.