Perché il Milan ha scelto Fonseca come allenatore, la TV americana non se lo spiega: “Cosa stanno facendo?”
La sconfitta del Milan a San Siro contro il Napoli lascia un segno profondo: 0-2, gol di Lukaku e Kvaratskhelia nel primo tempo, difesa spazzata via (impressionante come Pavlovic sia stato sbalzato dal belga come se avesse sbattuto contro un muro), scontro diretto perso che precipita i rossoneri a -11 dalla capolista e in 8ª posizione (in attesa che il quadro dei risultati della 10ª giornata sia completo).
Esito pesante davvero, al netto delle riflessioni opinabili di Paulo Fonseca sullo scudetto che "non si vince o si perde" a questo punto della stagione e delle assenze rilevanti (Theo Hernandez e Reijnders fuori per una squalifica non scontata col Bologna per il rinvio). Pensieri e parole che stridono con un cammino finora altalenante in campionato e decisamente al di sotto delle aspettative in Champions, col rischio di ritrovarsi fuori dalla Coppa in anticipo.
Lo strano effetto che fa nel vedere il Milan dibattersi nella risacca è materia di discussione anche all'estero, la prestazione di ieri sera è oggetto di analisi nello studio della TV americana CBS: durante l'appuntamento della trasmissione Sports Golazo proprio il trend di rendimento della squadra di Fonseca finisce sotto i riflettori al punto che l'ex calciatore della nazionale statunitense, Jimmy Conrad, e Marco Messina (founder di @iftvofficial) si chiedono se forse non è già scaduto il tempo del tecnico portoghese sulla panchina rossonera. Ed è nel solco di questa argomentazione che l'ex giocatore si lascia sfuggire: "Quando ho sentito che Paulo Fonseca avrebbe ottenuto il lavoro al Milan, ho pensato: cosa stanno facendo?!"
Alla domanda su "cosa è andato storto per il Milan finora in questa stagione?", avanzano alcune considerazioni a corredo: il passaggio da Stefano Pioli a Fonseca ha comportato sicuramente un cambio di rotta e d'interpretazione nel gioco, le decisioni prese in sede di mercato (e il nome di Antonio Conte accostato al ‘diavolo' è un'ombra che si staglia sulle scelte fatte), la situazione e la gestione di alcuni giocatori (Leao su tutti) il cui rendimento non convince ancora l'allenatore.
E che ci sia qualcosa di non dissolto dopo le sfuriate delle scorse settimane (in particolare per quanto accaduto con la Fiorentina) traspare anche da alcune dichiarazioni post match col Napoli. "Non c’è nessun conflitto tra noi (Fonseca si riferisce a Leao, ndr), semplicemente scelgo da allenatore. È obbligo di tutti i giocatori fare il loro meglio per la squadra. Noi cerchiamo di motivarli in diversi modi, poi io non devo pregarli o ‘mendicare' il loro impegno".