Perché il gol di Immobile in Lazio-Sassuolo è stato prima convalidato col VAR e poi annullato
Gol convalidato, l'Olimpico esplode per la rete di Ciro Immobile che porta in vantaggio la Lazio contro il Sassuolo. L'esultanza dei calciatori biancocelesti e dei tifosi viene smorzata dalla postura e dall'espressione del direttore di gara che attende conferme prima di dare il via libera. Il check del Var dura qualche minuto e, una volta terminato, l'arbitro indica il centrocampo. Non sembrano esserci più dubbi né ombre sulla regolarità della triangolazione.
Lazio in vantaggio? Sì, anzi no… perché accade qualcosa che cambia tutto e costringe il fischietto a tenere fermo il gioco: il Sassuolo non può battere perché ancora non ci sono certezze sulla legittimità delle rete. il direttore di gara, Irrati, riceve una segnalazione ulteriore in cuffia e non permette la rimessa in gioco della palla. Passa ancora del tempo, quasi un altro minuto, il fischietto torna sui suoi passi e non assegna la marcatura ai capitolini.
C'è qualcosa che non va e non fa riferimento alla posizione di Vecino (che inizialmente era ritenuto in offside). La rettifica arriva per una precedente irregolarità alla rete dell'attaccante e che riguarda proprio Immobile. A essere in fuorigioco è il numero 17 della Lazio, come mostrato anche dai fotogrammi della tecnologia che riuscirà a isolare le sagome dei giocatori e a valutare in offside la punta bianconceleste, di poco oltre Tressoldi del Sassuolo.
Il doppio check del Var, e la possibilità in cabina di regia di analizzare le immagini attraverso diverse inquadrature, si rivela così decisivo nella fattispecie. Poco dopo, a spegnere le polemiche e gli animi ci penserà Felipe Anderson, che siglerà la rete dell'1-0 contro il Sassuolo. Questa volta pulita, netta. non ha alcun bisogno di conferma da parte degli ufficiali di gara davanti al monitor: la palla in profondità servita da Marcos Antonio è calibrata per il brasiliano che è tenuto in gioco da Rogerio al momento dell'affondo.