video suggerito
video suggerito

Perché il Bologna ha esonerato Mihajlovic: “Decisione sofferta, ma era diventata inevitabile”

il Bologna ha esonerato Sinisa Mihajlovic che non sarà più l’allenatore della squadra emiliana. In una lunga nota il club ha spiegato i motivi che hanno portato a questa decisione.
A cura di Fabrizio Rinelli
339 CONDIVISIONI
Immagine

Sinisa Mihajlovic non è più l'allenatore del Bologna. Una decisione difficile per il legame che si era creato con l'allenatore serbo che proprio nel bel mezzo dell'avventura con la squadra emiliana si era ritrovato a dover affrontare la sua battaglia più difficile: quella contro la leucemia. Un percorso difficile, tortuoso, che il tecnico ha affrontato con la grinta che l'ha sempre contraddistinto, come un vero guerriero. Da condottiero ha guidato la squadra a migliorarsi anno dopo anno togliendosi anche belle soddisfazioni in campo riuscendo ad avere la meglio su avversari sulla carta più difficili da affrontare.

L'ultimo grande colpo del Bologna di Mihajlovic è stato quel 2-1 rifilato all'Inter al Dall'Ara sul finale della scorsa stagione, costato lo Scudetto ai nerazzurri che da quella tremenda notte emiliana, hanno dato poi il via libera al successo del Milan. Quest'anno, nonostante alcuni innesti e la permanenza di giocatori importanti come Arnautovic, il Bologna si ritrova ancora a 3 punti in classifica dopo 5 giornate senza aver vinto ancora una partita. "Sfortunatamente anche i cicli tecnici che hanno dato soddisfazioni sportive, come questo, possono esaurirsi e perdere la spinta iniziale" ha spiegato in una nota il Bologna confermando dunque l'esonero con Sinisa Mihajlovic.

Mihajlovic con Luca Gotti prima della gara contro lo Spezia pareggiata 2-2 dal Bologna: l'ultima sulla panchina degli emiliani prima dell'esonero.
Mihajlovic con Luca Gotti prima della gara contro lo Spezia pareggiata 2-2 dal Bologna: l'ultima sulla panchina degli emiliani prima dell'esonero.

La compagine emiliana non ha voluto riservare all'allenatore serbo le classiche cinque righe che solitamente vengono scritte da un determinato club per ufficializzare l'esonero di un allenatore. Quello del Bologna è stato più un saluto, un arrivederci a Sinisa, facendo trasparire tra le righe tutta l'amarezza per una decisione che forse la società rossoblù non avrebbe mai voluto prendere. Il saluto commosso della squadra tutta schierata sotto le finestre del reparto di Ematologia del Sant'Orsola dove Mihajlovic era ricoverato da fine marzo scorso per salutarlo proprio dopo la vittoria contro l'Inter dello scorso campionato, è una delle immagini più belle della passata stagione. "Grazie ragazzi, vi voglio bene, mi fate commuovere", era stato l'affettuoso commento del mister.

"Si interrompe oggi il rapporto professionale tra il Bologna Fc 1909 e Sinisa Mihajlovic. Una decisione che purtroppo si è resa inevitabile, nonostante il forte legame affettivo che si è creato con la società e tutta la città in questi tre anni e mezzo emozionanti e drammatici". Il Bologna fa trasparire tutto il suo rammarico per questo provvedimento che si è reso necessario per dare una scossa alla squadra dopo l'inizio di campionato deludente. "A Sinisa e al suo staff va un ringraziamento speciale per aver affrontato il lavoro, in condizioni straordinarie e delicatissime dal punto di vista umano, con eccezionale dedizione e professionalità". Dal vice Emilio De Leo a Miroslav Tanjga, sono stati infatti tanti gli uomini dello staff di Mihajlovic a sostituirsi a lui durante le settimane d'assenza trascorsa dall'allenatore in cura in ospedale.

“É stata la decisione più difficile che ho preso da quando sono presidente del Bologna – ha dichiarato senza filtri il presidente Joey Saputo. Il patron del Bologna ha scritto una lettera lunghissima proprio perché l'esonero di Mihajlovic non è e non pò essere uguale a tutti gli altri – In questi anni abbiamo vissuto insieme a Sinisa momenti bellissimi e dolorosi che hanno cementato un rapporto non solo professionale ma soprattutto umano – si legge – Mihajlovic ha affrontato con coraggio e determinazione la malattia fin dal giorno in cui volle rendere pubblico, in una commossa conferenza stampa, il suo stato di salute". Saputo ripercorre un po' le tappe di quel periodo durissimo per società, staff, calciatori e tifosi.

"Da allora, nonostante i ricoveri in ospedale e i pesanti effetti delle cure a cui è stato sottoposto, è sempre rimasto vicino alla squadra, sforzandosi al massimo di essere in contatto con i giocatori, di persona o in collegamento, grazie anche alla professionalità del suo staff – si legge ancora nella lettera di Saputo – Il club e la città intera si sono stretti intorno all’allenatore in questa difficile esperienza personale, nonostante Mihajlovic abbia sempre preteso giustamente di essere valutato solo per il suo lavoro. Ora, purtroppo, è arrivato il momento di un cambio di guida tecnica: una decisione sofferta che abbiamo dovuto prendere per il bene della squadra e del club".

Da sottolineare l'ultima frase a dir poco toccante: "Ma se anche Sinisa Mihajlovic da oggi non sarà più l’allenatore del Bologna, questa società e tutte le persone che la compongono saranno sempre al suo fianco fino alla sua completa e totale guarigione e nel prosieguo della sua carriera”. A Saputo, si accoda anche l’amministratore delegato Claudio Fenucci che commenta il suo esonero. "A Sinisa dico grazie per l’impegno che ha profuso nel suo lavoro, anche in condizioni di difficoltà personale – conclude – Il suo è un esempio che resta nella storia del nostro club”.

339 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views