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Perché il Barcellona potrebbe essere costretto a liberarsi di Leo Messi

Il presidente ad interim del Barcellona Tusquets ha parlato del peso della grande gloria argentina all’interno del club catalano, soprattutto dal punto di vista economico. A tal proposito, fosse stato per lui, avrebbe ceduto la Pulce già nella sessione di mercato estiva, alla luce di un contratto a dir poco oneroso.
A cura di Marco Beltrami
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Quale sarà il futuro di Leo Messi? Dopo il braccio di ferro della scorsa estate, conclusosi con la permanenza del numero 10 argentino, le cose potrebbero andare molto diversamente nei prossimi mesi. La Pulce potrebbe infatti già ad inizio 2021, in caso di mancato rinnovo, accordarsi con il suo nuovo club e lasciare la Catalogna a giugno ovvero alla scadenza del contratto. Cosa ha intenzione di fare dal canto suo il Barcellona? Il club spingerà l'acceleratore sul rinnovo, o alzerà le mani? Indizi importanti arrivano da Carlos Tusquets, attuale presidente ad interim del Barça.

Il Barcellona potrebbe essere costretto a lasciar definitivamente via libera a Leo Messi, che potrebbe dunque partire a zero a fine stagione. L'erede, momentaneo di Bartomeu, grande nemico del numero 10, ovvero Carlos Tusquets patron ad interim dei catalani è intervenuto per parlare della situazione legata all'argentino ai microfoni di RAC1. Allo stato attuale delle cose, senza rinnovo, Messi sarebbe libero, al contrario di quanto avvenuto pochi mesi fa, di trovare un'altra squadra scegliendo così il migliore offerente. Il Barcellona dal canto suo potrebbe tentare il classico all-in, puntando su un'offerta super per cercare di far prolungare il vincolo al suo giocatore più rappresentativo, che si legherebbe così a vita. Al momento però le parole di Tusquets non sembrano andare in questa direzione.

Il numero 1 ad interim della società catalana infatti ha spiegato i motivi della difficoltà di "trattenere" Messi, in maniera indiretta ovvero parlando di quanto accaduto nella scorsa estate. Per Tusquets infatti, il Barcellona avrebbe dovuto cedere Messi, per incassare un tesoretto importante e soprattutto risparmiare su un ingaggio che al momento non è più sostenibile per i blaugrana: "Economicamente parlando, avrei venduto Messi nella finestra estiva. Sia in termini di quello che risparmi sulla busta paga sia in termini di denaro che guadagni, sarebbe stato auspicabile. Ma questo è qualcosa a cui lo staff tecnico deve acconsentire e non è compito mio. La Liga sta fissando dei limiti salariali in questo momento e questo avrebbe aiutato su questo fronte".

Al momento dunque pensare di poter garantire a Messi, uno stipendio quantomeno simile a quello attuale (al netto delle riduzioni Covid) con 500mila euro a settimana, ovvero circa 28 milioni all'anno, è impensabile anche alla luce delle indiscrezioni sui debiti del club di circa un miliardo. Le cose potrebbero cambiare nel caso in cui venisse eletto un nuovo presidente, che potrebbe spingere sulla permanenza dell'argentino come chiave del suo programma. Bisognerà fare i conti con la volontà del diretto interessato, sul quale sono pronte a scatenarsi, il Manchester City e il Psg dell'amico Neymar, con offerte importanti, e contratti milionari.

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