Perché gli ultras napoletani hanno protestato prima di Napoli-Milan e faranno lo sciopero del tifo
Fuori dal Maradona è scoppiata la protesta dei tifosi del Napoli: dalle 16:30 gli ultras si sono radunati ai piedi dello stadio con bandiere, fumogeni e cori per contestare le ultime decisioni della società sul caro biglietti per assistere al quarto di finale di Champions League contro il Milan e ribadire la propria posizione sul regolamento d'uso dello stadio.
In settimana la tifoseria aveva diramato un duro comunicato che rimarca le critiche verso il veto messo all'ingresso allo stadio di bandiere, tamburi e megafoni e in cui si contesta la posizione rigida del presidente Aurelio de Laurentiis sul tema. Per questo già in altre occasioni le curve erano rimaste in silenzio, un atteggiamento che per nulla rispecchia il clima di grande festa che si vive in città da alcune settimane per l'avvicinamento allo Scudetto.
Negli ultimi mesi, in seguito agli scontri fra ultras in autostrada e alla guerriglia scatenata prima della partita contro l'Eintracht, la società è stata ancora più rigida sull'applicazione del regolamento: queste circostanze hanno contribuito ad aumentare la tensione con il tifo organizzato, sfociata nella protesta di questo pomeriggio.
Anche contro il Milan questa sera il Maradona resterà in silenzio: i tifosi si sono dati appuntamento a Piazzale Tecchio per sostenere la squadra dall'esterno, coinvolgendo anche chi non ha avuto la possibilità di acquistare i biglietti per le partite più importanti della stagione.
"‘Meno ultras e più famiglie allo stadio'. Quali famiglie? Quelle ricche visti i prezzi?" è l'inizio del comunicato con il quale gli ultras si sono dati appuntamento per la protesta. "Oggi sentiamo solo la mortificazione di tanti padri che per regalare un ricordo storico ai figli hanno sacrificato mezzo stipendio".
Poi l'appuntamento per la protesta: "Come e' noto ormai da mesi allo stadio è impedito a tutti, ultras e non, l'ingresso di qualsiasi vessillo e simbolo d'appartenenza per un patto sciagurato tra questore-sindaco-adl, spegnendo di fatto la passione che avrebbe dovuto accompagnare il Napoli alla vittoria del campionato. Per questo motivo domenica la nostra partita inizia dalle ore 16.30 al Piazzale Tecchio. Saremo lì con bandiere, stendardi e fumoni per ricreare quell'atmosfera che dentro ci e' vietata".
In tantissimi hanno aderito all'iniziativa durata circa un'ora, presentandosi ai piedi dello stadio questo pomeriggio per sostenere la squadra dall'esterno. All'interno del Maradona invece sarà sciopero di tifo: le curve resteranno in silenzio durante tutta la partita contro il Milan, come era già capitato in altre occasioni, per poi riprendere cori e bandiere una volta usciti dallo stadio.