Perché gli arbitri spagnoli sono spariti dalla Champions: puniti da Rosetti per il “caso” Cucurella
Da due turni in Champions League non c'è più traccia di arbitri spagnoli, sia in campo che al VAR. Una assenza "rumorosa" che è figlia di una scelta precisa da parte dell'Uefa e in particolare di Roberto Rosetti, responsabile arbitrale UEFA che ha voluto così punire i fischietti iberici, colpevoli della fuga di notizie alla stampa sul "caso" Cucurella agli Europei tra Spagna e Germania. Il famoso tocco di mano che mise alla berlina l'intero sistema Uefa che prima difese l'operato di Taylor e poi fu costretta a condannarlo e ammettere pubblicamente che "sarebbe stato coretto concedere un calcio di rigore".
Perché non ci sono più arbitri spagnoli in Champions League
Né due settimane fa né in questo doppio turno tra martedì 5 e mercoledì 6 novembre, gli arbitri spagnoli hanno messo piede in campo per arbitrare almeno una delle 36 partite in programma. Un fatto più che anomalo ed inconsueto ma che ha una motivazione ben precisa ed è un segnale fortissimo da parte dell'Uefa: l'assenza di fischietti iberici è conseguente al trambusto suscitato dalla fuga di notizie attorno al famoso fallo di mano di Cucurella contro la Germania nei quarti di finale degli Europei, che non venne punito da Taylor, con un primo avvallo dell'Uefa poi costretta a smentirsi con un comunicato ufficiale completamente differente.
Le indagini di Rosetti e la punizione: tutti fermi per due turni
Roberto Rosetti, responsabile arbitrale della UEFA, ha cercato i colpevoli di una situazione che ha messo lui stesso e l'Uefa alla berlina, e dopo le indagini interne, ha ritenuto che fossero stati gli stessi arbitri spagnoli ad accentuare tutto il trambusto creato attorno a quella situazione. Una decisione non scritta, ma evidente: con l'Uefa che ha dato loro la responsabilità diretta di quanto accadde tra luglio e settembre, in cui il massimo organismo del calcio europeo rimediò una figuraccia di rare proporzioni.
Cosa è accaduto sul "mani" di Cucurella: la figuraccia di Rosetti
L'attuale esclusione degli arbitri spagnoli nasce da lontano. Nei quarti di finale degli Europei il direttore di gara inglese Taylor non fischiò un fallo di mani in area di Cucurella che, per tutti, venne indicato come un evidente errore tecnico. Ma proprio l'Uefa e Rosetti avevano preparato i loro fischietti in vista del torneo con un briefing in cui si spiegava loro che situazioni come quella non potevano venire punite. Poi, però, una circolare interna era stata diffusa al gruppo arbitrale per fare maggior attenzione ad episodi tali da indurre all'errore: un documento che sarebbe dovuto restare interno ma che invece venne alla luce, finendo sulle prime pagine sportive. Costringendo l'Uefa a un pietoso dietrofront, pubblicando una nota ufficiale in cui si definiva la scelta di Taylor un evidente errore, a tal punto che "sarebbe stato coretto concedere un calcio di rigore".
Solo tre partite di Champions ai fischietti spagnoli
Finora, solo tre arbitri spagnoli hanno fischiato nella nuova Champions League in questa stagione e tutti per una sola partita. Il 17 settembre, Alejandro Hernández Hernández ha diretto Juventus – PSV (3-1) e Juan Martínez Munuera Bayern Monaco – Dinamo Zagabria (9-2). Invece, il 1° ottobre è stata l'ultima partita allenata da uno spagnolo: José María Sánchez Martínez in Borussia Dortmund – Glasgow Celtic (7-1).