Perché Gigot non è stato espulso dopo l’entrata su Nico Paz: cosa ha sbagliato l’arbitro
Preoccupazione in casa Como per le condizioni di Nico Paz, infortunatosi durante la partita contro la Lazio. Le ultime notizie non sono incoraggianti con la caviglia del talentuoso argentino che si è gonfiata molto dopo il match e la dura entrata di Gigot non sanzionata dall'arbitro. Un intervento quello del difensore che ha fatto discutere, e che sarebbe dovuto essere punito almeno con il cartellino giallo.
A "salvare" il difensore francese è stato il fatto che il suo tackle molto duro non è diretto sul del giocatore del Como. Infatti Gigot con la sua scivolata colpisce prima il pallone e poi finisce sulla gamba di Nico Paz, con la sua caviglia che subisce una torsione innaturale. Non si può parlare dunque di grave fallo di gioco, che avrebbe portato al rosso diretto.
Questo non significa però che il direttore di gara Tremolada abbia preso la decisione giusta, visto che manca il cartellino giallo. Gigot comunque sfodera un'entrata pericolosa con i tacchetti spianati per quello che è stato senza dubbio un intervento impudente. E invece l'arbitro ha sbagliato non fischiando nemmeno il calcio di punizione a favore della formazione ospite.
Il Var non è intervenuto dunque nell'episodio Gigot-Nico Paz, ma le cose sarebbero potute andare diversamente se il tutto fosse accaduto in area. In questo caso certamente l'arbitro sarebbe stato richiamato dai suoi collaboratori, all'on-field review: inevitabile a questo punto l'ammonizione per Gigot e anche il fallo di rigore a favore della squadra di Fabregas, come spiegato dall'esperto di situazioni arbitrali di Sky Luca Marelli.
Mettendo da parte i dubbi sulla moviola, in casa Como ora c'è solo apprensione per gli esami per Nico Paz. Le parole di Fabregas non sono di buon auspicio: "Nico in questo momento non sta bene, la caviglia è molto gonfia e dovremo vedere nei prossimi giorni".