Perché Fagioli ha pianto contro il Sassuolo, adesso l’ha svelato: non era colpa del suo errore
Quello di Nicolò Fagioli è stato il primo nome a uscire riguardo il caso scommesse. Il calciatore della Juventus ha chiesto e ottenuto il patteggiamento e avrà una squalifica di 7 mesi. La sua stagione è praticamente finita. Nelle ultime ore sono venute fuori una serie di testimonianze dello stesso centrocampista che ha parlato delle sue difficoltà, dei debiti, dell'aiuto degli amici, alcuni del mondo del calcio, e pure delle lacrime di Sassuolo-Juventus dello scorso mese di aprile.
Il calcio italiano in questi ultimi giorni è stato travolto dal caso scommesse. Fin qui sono finiti nella bufera tre calciatori: Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. L'ex re dei paparazzi Fabrizio Corona ha fatto pure altri nomi. Ma intanto le indagini, non solo quelle sportive, si concentrano su i tre centrocampisti. Zaniolo nega ogni tipo di accusa. Mentre Tonali ha deciso di parlare, ha affermato di aver scommesso sul calcio e ha dichiarato agli inquirenti di aver effettuato anche delle puntate sul Milan.
Fagioli a causa delle scommesse era finito letteralmente in un brutto giro, un turbinio che lo ha portato in serie difficoltà. Negli ultimi mesi lo juventino ha capito i suoi errori, si è affidato a uno psichiatra di fama come Paolo Jarre, e dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati, ha deciso di autodenunciarsi alla Procura Federale della FIGC. Il centrocampista ha, ahi lui, assommato grossi debiti. Cifre enormi.
Il calciatore ha ammesso di aver scommesso sul calcio: "Puntai sul pareggio di Torino-Milan o sulla vittoria del Milan, ma vinse 2-1 il Toro. Scommisi anche su Inter-Real Madrid, ma non ha mai puntato su Juventus o Cremonese". Cifre sempre più alte e la necessità di dover onorare i debiti. Ma il conto era bloccato e così chiese aiuto a Gatti: "Gli dissi che mi servivano 40 mila euro per un orologio e avevo i conti bloccati da mia madre", e a Dragusin: "Mi prestò 40 mila euro con un bonifico nell'ottobre 2022".
Quei debiti sono cresciuti sempre più e dai 250 mila di settembre 2022, Fagioli è arrivato fino a 2,7 milioni di debiti nel periodo tra marzo e aprile 2023. E il 16 aprile Fagioli scende in campo nel match di campionato tra Sassuolo e Juventus. Il centrocampista, gioca, si impegna, ma ha la mente annebbiata, ha tanti pensieri per la testa e commette un errore che costa carissimo ai bianconeri. Un'enorme leggerezza che permette a Defrel di fare gol. Quella partita finirà proprio 1-0.
Poco dopo Allegri decide di sostituirlo, manda in campo Miretti. Fagioli esce dal campo, si accomoda in panchina e lì inizia a piangere. Le lacrime scendono copiose. Una dietro l'altra. Le immagini delle telecamere sono crude. Le sue lacrime fanno il giro dei social e tifosi di molte altre squadre hanno parole d'affetto per quel ragazzo che sembrava in colpa per un errore esiziale, fatto in un momento in cui la Juve stava cercando una difficile rimonta Champions.
Ma a distanza di mesi però viene fuori un'altra verità su quel pianto a dirotto. Verità che ha raccontato lo stesso Fagioli: "La situazione era talmente insopportabile che, a Sassuolo, appena uscito dal campo mi misi a piangere di fronte alle telecamere, pensando ai miei problemi legati ai debiti delle scommesse".