Perché è stato giusto annullare il gol di Palacio per fallo su Ospina in Napoli-Bologna
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Perché è stato annullato il gol segnato da Rodrigo Palacio contro il Napoli? La decisione del direttore di gara, Daniele Chiffi, ha fatto discutere ma, secondo il regolamento, è giusta. Un provvedimento che non arriva subito, tant'è che i calciatori del Bologna festeggiano per il pareggio, ma solo dopo un intervento dalla sala Var che richiama l'ufficiale di gara. Non si è trattato di un errore tecnico ma di un episodio non visto dall'arbitro che – al momento della rimessa del portiere azzurro – era di spalle e non è riuscito a vedere cosa è accaduto.
L'episodio avviene a inizio ripresa. David Ospina sta per effettuare una rimessa in gioco dalla propria area. Ha il pallone tra le mani, lo lascia scivolare per calciare il lancio lungo. A poca distanza da lui c'è l'attaccante dei rossoblù che, al momento del tiro, stende la gamba destra, intercetta la sfera e ‘di sponda' con l'arto realizza il gol del momentaneo 1-1. La gioia degli ospiti dura una decina di secondi, il tempo che dalla cabina di regia segnalino al direttore di gara (completamente girato) l'infrazione.
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Perché da regolamento quel gol si annulla? Lo spiega la norma numero 12 che annovera la casistica di ‘falli e scorrettezze' da sanzionare. "Un calcio di punizione indiretto è assegnato se un calciatore: impedisce al portiere di liberarsi del pallone che ha tra le mani oppure calcia o tenta di calciare il pallone quando il portiere è in procinto di spossessarsene".
Nell'episodio in questione c'è un'ulteriore precisazione a corredo che chiarisce per quale motivo sia stato corretto non convalidare la rete dell'attaccante argentino. "Si considera che un portiere abbia il controllo del pallone con la mano quando: 1) il pallone è tra le sue mani o tra la mano e una superficie qualsiasi (ad esempio: il terreno, il proprio corpo) o toccandolo con qualsiasi parte delle braccia o delle mani, salvo che il pallone non rimbalzi dal portiere o questi abbia effettuato una parata; 2) tiene il pallone sulla mano aperta; 3) fa rimbalzare il pallone sul terreno o lo lancia in aria Quando un portiere ha il controllo del pallone con la/e mano/i non può essere contrastato da un avversario".