Perché è stata confermata le squalifica di Mourinho, le frasi rivolte a Serra: “Non sei un uomo”
La Corte d'Appello federale ha spiegato le motivazioni per le quali è stata confermata la squalifica di due giornatea José Mourinho. Contro lo Spezia lo Special One non era presente in panchina e anche nel derby contro la Lazio sarà impossibilitato a scendere in campo al fianco dei suoi giocatori.
L'allenatore della Roma era stato sanzionato con due giornale di squalifica in seguito alla partita contro la Cremonese per un acceso diverbio con l'arbitro Serra. La Corte d'Appello aveva revocato lo stop, consentendogli di andare in panchina contro la Juventus, ma il reclamo dei giallorossi è stato respinto e le due giornate sono state poi riconfermate.
Venerdì è stato ascoltato Mourinho, assieme all'arbitro, ai due assistenti e al IV ufficiale e oggi la Corte d'Appello ha reso noto tramite un comunicato le ragioni di questo passo indietro.
"Non offre evidenze certe per ribaltare – segnatamente rispetto alla valutazione della condotta tenuta del sig. Mourinho – la decisione del giudice di prime cure, non può in alcun modo revocarsi in dubbio che l’atteggiamento dell’allenatore della compagine capitolina, per quanto di competenza di questa Corte, sia da stigmatizzare, non soltanto con riferimento a quanto avvenuto sul terreno di gioco, ma anche e soprattutto in merito al comportamento da questi tenuto al termine dell’incontro, ben quarantacinque minuti dopo l’espulsione, argomenti questi che non lasciano alcun margine neanche per ridurre la sanzione irrogata, posta, altresì, la recidiva del reclamante".
Diversa invece è la situazione che riguarda gli atteggiamenti dell'arbitro Serra che non sono stati presi in esame in questa sede. La Corte d'Appello infatti sottolinea che a fare fede è soltanto ciò che è stato messo a referto: "In primo luogo, va chiarito che l’ambito di competenza del giudizio sportivo di primo e secondo grado è inerente, in via esclusiva, alla gara e non ha a oggetto profili strettamente disciplinari, segnatamente quanto alla condotta del sig. Serra, peraltro già all’attenzione dell’organo requirente"
Nelle motivazioni viene poi descritto minuziosamente il comportamento tenuto da Mourinho e riportato dagli arbitri, compreso le frasi che ha rivolto a Serra: "Risulta inspiegabilmente ridimensionata la rilevanza giuridica della condotta tenuta dal sig. Mourinho all’interno dello spogliatoio che, a fronte della semplice negazione da parte del sig. Serra delle accuse a lui rivolte, indugiava in espressioni offensive («sei un bugiardo», «non sei un uomo») ovvero gravemente allusive sulla presunta parzialità del suddetto ufficiale di gara («mi hai fatto buttare fuori perché sei di Torino e domenica c’è Roma – Juventus»).