Perché Dybala ha tirato un rigore centralissimo nella finale dei Mondiali: era una tattica
Paulo Dybala ha giocato pochissimo con l'Argentina, ma a pieno titolo festeggiala vittoria dei Mondiali del Qatar. Il calciatore della Roma ha disputato appena 16 minuti con la Croazia ed è entrato in campo appositamente per tirare il rigore contro la Francia, Scaloni lo ha schierato nel recupero del secondo tempo supplementare. La Joya ha trasformato il suo rigore, come tutti i compagni di squadra. Ma nel momento più importante della sua carriera ha calciato in un modo completamente differente ed ha spiegato perché lo ha fatto.
La rincorsa per i Mondiali è stata lunga e erta di ostacoli. Un infortunio patito in Roma-Lecce lo ha messo a rischio, ma Dybala è salito a bordo. Non era al top, Scaloni lo ha aspettato, contro la Croazia gli ha concesso la possibilità di giocare, ha sfiorato anche il gol. In finale Dybala è entrato solo per il calciare il rigore. Una grande responsabilità, che i precedenti (degli altri) rendevano ulteriormente complicata. Perché negli ultimi grandi tornei internazionali tutti coloro che erano entrati per tirare un rigore avevano sbagliato.
Dybala si è presentato dal dischetto per secondo, dopo Messi, e soprattutto dopo l'errore di Coman. L'attaccante classe 1993 aveva la chance di mettere davanti l'Argentina. Missione compiuta perfettamente, gol e 2-1. Tchouameni ha poi sbagliato e per l'Argentina si è messa tutta in discesa. Poi solo festa per la Seleccion.
Ma a ben guardare il rigore di Dybala si nota che la sua conclusione sia stata perfetta ma non stilisticamente. E anzi considerata la sua classe e la sua bravura dai rigori non si può dire che quello è stato il suo miglior tiro dal dischetto. Intervistato da TyC Sports il calciatore giallorosso ha raccontato dei giorni post-trofeo, che sono stati incredibili: "Sono morto, penso che negli ultimi tre giorni abbiamo dormito cinque ore. Gli ultimi due sono stati incredibili. L'ho sognato per tutta la vita. Ognuno di noi, nato in un paese così legato al calcio, lo sogna. Vivendola così, non ci sono parole".
Poi l'ex juventino ha parlato del suo rigore e ha iniziato parlando dell'emozione e della responsabilità che ha provato quando Scaloni lo ha chiamato a sé: "La verità è che quando il mister mi ha chiamato per entrare sapevo che fosse per i rigori, quindi ho cercato di avere la mente più fredda possibile. Non è facile perché ovviamente una finale mondiale non si gioca tutti i giorni. Toccava a me. Mi ci è voluto molto tempo per arrivare dove c'era la palla, non potevo andare oltre".
In quei momenti avrà davvero pensato a qualunque cosa, poi si è concentrato sul tiro, su dove piazzare il rigore. E decisivo nella scelta è stato Dibu Martinez, portiere tanto decisivo quanto discusso per una serie di atteggiamenti extra-campo, che ha dato un consiglio prezioso a Dybala che ha deciso di calciare al centro: "Avevo parlato con Dibu, mi ha consigliato di tirare al centro dopo che loro avevano sbagliato. Stavo per incrociare, il portiere stava saltando su quel palo, poi ho pensato a cosa ha detto il mio compagno: forte al centro non fallisce".
È andata di lusso a Dybala, perché il tiro centrale non era straordinario, Lloris si è tuffato in anticipo, ha provato a toccarlo con il piede ma non ci è riuscito. Gol di Dybala, con lo zampino di Martinez. Le grandi squadre vincono così, tutte assieme.